Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 125 del 24 Settembre 2015 è stato pubblicato il nuovo Avviso NIDI, lo strumento della Regione Puglia che punta a combattere la disoccupazione creando occasioni per l'autoimpiego e la creazione di start up. A distanza di circa 18 mesi dalla prima pubblicazione dell'Avviso Pubblico, NIDI si conferma strumento di grande portata innovativa capace di migliorarsi grazie ad un continuo confronto con il territorio regionale e le esigenze espresse dai pugliesi.
Ecco tutte le novità nel dettaglio:
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 125 del 24 Settembre 2015 è stato pubblicato il nuovo Avviso NIDI, lo strumento della Regione Puglia che punta a combattere la disoccupazione creando occasioni per l'autoimpiego e la creazione di start up. A distanza di circa 18 mesi dalla prima pubblicazione dell'Avviso Pubblico, NIDI si conferma strumento di grande portata innovativa capace di migliorarsi grazie ad un continuo confronto con il territorio regionale e le esigenze espresse dai pugliesi.
Ecco tutte le novità nel dettaglio:
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Nuove attività ammissibili ad agevolazioni.
Sarà possibile presentare istanza di accesso alle agevolazioni anche per:
- attività d'impresa di e-commerce (che non potranno però svolgere altra attività di commercio tradizionale al dettaglio o all'ingrosso), traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere;
- nuova possibilità di dare continuità ad imprese preesistenti, oltre che con il passaggio generazionale, già previsto, anche con il rilevamento di imprese in crisi da parte dei dipendenti.
- Nuovo incentivo. Un contributo in c/esercizio che si raddoppia includendo nuove voci di spesa in coerenza con la nuova possibilità di finanziare attività di e-commerce:
- Innalzamento ad € 10.000,00 del contributo a fondo perduto sulle spese di gestione;
- Nuova previsione di ammissibilità tra le spese di gestione delle seguenti voci: canoni ed abbonamenti per l'accesso a banche dati,
per servizi software, servizi "cloud", servizi informativi, housing; registrazione di domini Internet; servizi di posizionamento sui motori di ricerca; acquisto di spazi per campagne di Web Marketing.
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Più trasparenza nella fase di valutazione delle istanze di accesso alle agevolazioni:
- Esplicitazione dei criteri che definiscono, con maggiore chiarezza, alcune voci di spesa o interi progetti ritenuti non ammissibili quali: progetti di impresa che prevedano servizi automatizzati o per i quali sia marginale l'apporto lavorativo dei soggetti svantaggiati; spese per acquisto di beni localizzati al di fuori della sede operativa dell'impresa o presso terzi come distributori automatici, apparecchiature concesse in uso a clienti, cartelloni pubblicitari o apparecchiature pubblicitarie elettroniche anche se posizionati su mezzi mobili; investimenti relativi alla parte dell'abitazione da adibire a domicilio del soggetto proponente per le attività di bed & breakfast.
- Semplificazione amministrativa grazie all'introduzione di elementi procedurali espressi dal territorio al fine di ridurre, da un lato, gli oneri a carico delle imprese beneficiarie, e, dall'altro, di velocizzare le attività di verifica che deve condurre Puglia Sviluppo.
- Possibilità di presentare la richiesta di terza erogazione entro 2 mesi dalla seconda erogazione aumentando così la tempistica a disposizione delle imprese.
- La polizza assicurativa non dovrà più essere vincolata nei confronti di Puglia Sviluppo e non dovrà essere necessariamente "a primo rischio assoluto".
- Non sono più richieste le dichiarazioni di quietanza liberatoria salvo i casi in cui siano necessari approfondimenti istruttori (es. utilizzo di assegni bancari da parte delle imprese beneficiarie per il pagamento delle spese agevolate).
- In alternativa ai registri contabili l'impresa agevolata potrà presentare attestazione, da parte di un professionista abilitato, della regolare registrazione di tutte le fatture oggetto di rendicontazione.
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