La Commissione europea ha approvato il programma operativo 2014-2020 della Puglia: si tratta di un investimento complessivo di €7,12 miliardi, di cui €3,56 miliardi stanziati dall'UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE) e l'altra metà derivante dal cofinanziamento nazionale.
Ecco cosa hanno detto oggi il commissario europeo per la politica regionale, Corina Cretu e quello per l'occupazione e gli affari sociali, Marianne Thyssen. Corina Crețu: "Sono particolarmente soddisfatta per l'adozione di questo ambizioso programma. La Puglia disporrà per i prossimi anni di un investimento di grande portata che dovrà soprattutto servire a sviluppare un ambiente favorevole all'innovazione e alle imprese, facilitando in questo modo la creazione di migliaia di posti di lavoro. Il programma contribuirà a rendere il territorio più attrattivo, migliorando così il tenore di vita dei suoi cittadini." Marianne Thyssen: "Con oltre 3,5 miliardi di fondi UE a disposizione possono essere realizzati più investimenti per sostenere crescita e occupazione in Puglia. I fondi destinati a formazione professionale, educazione, assistenza e servizi sociali, e utilizzati per promuovere l'inclusione e combattere la povertà, contribuiranno notevolmente a migliorare la vita dei cittadini nella regione." (...) Una buona parte dei fondi è destinata al sistema economico: 1,1 miliardi per la competitività, l'innovazione e l'internazionalizzazione delle PMI, 672 milioni per ricerca e sviluppo con particolare riguardo alla collaborazione tra pubblico e privato, 272 milioni per banda larga e agenda digitale. Infrastrutture e investimenti per la sostenibilità ambientale ed energetica rappresentano un secondo perno del programma: 1,1 miliardi sono destinati alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, e per opere e la gestione di acqua e rifiuti, 462 per migliorare le connessioni trasportistiche, 396 milioni per favorire una transizione verso economia a basse emissioni di carbonio (energia e mobilità urbana). Un terzo pilastro è costituito dall'ambito del sociale e della formazione: 1 miliardo sarà investito per promuovere l'inclusione sociale e contrastare la povertà, 754 per la formazione professionale e facilitare la transizione tra formazione e lavoro, 540 milioni per la mobilità e partecipazione al mercato del lavoro. I risultati attesi sono:
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