Dall'innovation manager all'esperto nella gestione del rischio biotecnologico, le università pugliesi si stanno attrezzando per offrire ai laureati opportunità di alto livello per entrare in azienda con un profilo professionale qualificato.
Grazie all'Azione 3 di "Formazione e Innovazione per l'Occupazione" (FIxO), il programma promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale - Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione - e attuato con la collaborazione di Italia Lavoro, gli atenei stanno sviluppando percorsi formativo-esperienziali per far nascere nuove professionalità portatrici di conoscenze, metodi e tecniche adatte a facilitare i programmi di innovazione e competitività delle imprese.

Le cinque università pugliesi che aderiscono a FIxO hanno presentato finora ventuno progetti che partecipano al bando di gara pubblicato lo scorso ottobre. Tra questi, sette percorsi sono già stati approvati dalla commissione di valutazione nominata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e a breve coinvolgeranno nel complesso 175 laureati.

La parte del leone spetta all'Università degli studi di Bari, con quattro progetti che fanno riferimento ai dipartimenti di informatica, di scienza delle finanze, di medicina veterinaria e di psicologia del lavoro, e che vanno a formare rispettivamente esperti in innovation management, in innovazioni tecnologiche e di processo al servizio della riscossione dei tributi locali, in biotecnologie riproduttive bovine e bufaline, e in career management.
Due, invece, i progetti approvati all'Università del Salento: il corso per esperto in registrazione Emas degli enti pubblici per l'introduzione e la valutazione dei sistemi di gestione ambientale, e quello per esperto della gestione del rischio biotecnologico. E' infine relativo al dipartimento di ingegneria gestionale il percorso organizzato dal Politecnico di Bari, che propone un progetto per formare esperti in miglioramento e innovazione continua dei processi.       -