Imprese e big data, Ue spinge investimenti in settori "Google free"

Immagine associata al documento: Imprese e big data, Ue spinge investimenti in settori "Google free" Le imprese europee dei dati "oggi hanno uno strumento forte" per affrontare e rilanciare la competizione globale sui Big Data, ma per dare "concretezza all'accordo di partenariato pubblico-privato (PPP) da 2,5 miliardi di euro" annunciato lunedì scorso dalla Commissione europea, "devono puntare su settori strategici dell'economia 'liberi' dai giganti planetari come Google o Facebook". E' Giuseppe Abbamonte, direttore per i Media e i Dati della direzione generale 'Connect' della Commissione Europea, a lanciare l'alert alle imprese europee e italiane, parlando con l'Adnkronos.

E settori "vergini e di punta -avverte Abbamonte- sono l'agricoltura, la logistica, la salute e l'energia" che offrono ancora "un territorio immenso di informazioni e dati che dovrebbero essere identificati". Inoltre, osserva, per effetto della partnership siglata da Bruxelles "si ottiene anche una massa critica di fondi per fare attività di ricerca seria sui Big Data".
Il memorandum d'intesa per la costituzione della partnership pubblico-privata sui megadati, firmato da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea uscente, e da Jan Sundelin, presidente della Big Data Value Association, vede infatti in campo società quali Atos, Nokia Solutions and Networks, Orange, Sap, Siemens insieme a istituti di ricerca del calibro del Fraunhofer e il centro di ricerca tedesco sull'intelligenza artificiale. "La partnership è aperta, ci sono imprese italiane come Engeneering o centri di ricerca italiani, e domani anche una nuova startup potrà partecipare", rimarca Abbamonte.
Con questo partenariato, sottolinea ancora Abbamonte, "l'Ue ha stanziato più di 500 milioni di euro di fondi del programma Horizon 2020 per 5 anni (2016-2020), cui dovrebbero corrispondere investimenti dei partner privati pari ad almeno il quadruplo, cioè 2 miliardi di euro". Il partenariato, il cui avvio è previsto il 1° gennaio 2015, è quindi uno dei primi risultati della politica e del piano d'azione recenti della Commissione europea per accelerare lo sviluppo in Europa di un'economia basata sui dati.

Un'economia che apre prospettive di rilievo visto che, stando ai dati diffusi da Bruxelles, gestire i megadati potrebbe significare fino al 30% del mercato mondiale dei dati a disposizione dei fornitori europei, 100.000 nuovi posti di lavoro connessi ai dati in Europa entro il 2020 e un risparmio del 10% di consumi energetici, con una migliore assistenza sanitaria e macchinari industriali più redditizi.
Uno scenario che ha spinto la Commissaria e Vicepresidente della Commissione europea uscente Neelie Kroes a rimarcare come "i dati sono il motore e il cardine dell’economia futura". "Qualsiasi tipo di organizzazione ha bisogno di elementi costitutivi per migliorare i propri risultati, dalle aziende agricole alle fabbriche, dai laboratori alle officine" ha detto Kroes lanciando l'accordo di partenariato.
E che i Big Data e la loro analisi aprano nuovi scenari lo dimostra il fatto che, osserva Abbamonte, i grandi dati possono essere utilizzati "anche se non all'interno del partenariato lanciato dalla Commissione europea, nelle Pubbliche amministrazioni per migliorare l'efficienza dei processi decisionali, nelle scuole e nelle università per migliorare, come sta già avvenendo negli Usa, il rendimento degli studenti".
E' infatti il caso, tra gli altri, della Southern Illinois University dove, stando ad un recente studio Usa, le matricole che studiano con docenti che utilizzano i predictive analytics, cioè l'analisi predittiva dei grandi dati, hanno registrato un calo del 6% delle bocciature.
"Se doto di tablet i miei studenti, posso verificare, ad esempio, quanto tempo impiegano per risolvere un compito. In questo modo, posso intervenire sui gap di preparazione e colmare le lacune prima che sia troppo tardi" spiega Abbamonte. E questo studio, conclude, dimostra che "grazie alla gestione dei Big Data, è stato possibile incrementare anche anche le promozioni nei college americani".

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Data Pubblicazione sul portale: 16 Ottobre 2014
Fonte: Adnkronos.com
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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