Laboratori dal Basso, Minervini:"Dati importanti che dimostrano bontà intuizione"

Immagine associata al documento: Laboratori dal Basso, Minervini:"Dati importanti che dimostrano bontà intuizione" Si è chiusa alla mezzanotte di venerdì 27 giugno l'edizione 2014 del Bando Laboratori dal Basso, l'iniziativa per rafforzare le competenze di chi fa impresa sul territorio pugliese attraverso percorsi di apprendimento dal basso, ideati da giovani imprese o associazioni.
La misura, promossa e gestita dall'ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione e dal programma regionale Bollenti Spiriti, festeggia il suo secondo anno di attività e si conferma uno strumento prezioso per mettere in rete idee e competenze, moltiplicare le opportunità di apprendimento, entrare in contatto con comunità tematiche, incoraggiare la condivisione della conoscenza e lo scambio tra generazioni.

Dopo lo svolgimento di 39 Laboratori dal Basso nel corso della prima finestra del bando (15 aprile - 31 luglio), la seconda ha fatto registrare una vera e propria ondata con 86 candidature pervenute, rispetto alla precedente che ne ha contate 76.
Un aumento record delle candidature pari al 13%, che dimostra quanto sia ancora affamata di formazione imprenditoriale la Puglia. Da segnalare i dati sulle candidature provenienti dalla zona tarantina, del foggiano e della BAT: la provincia di Taranto passa da 2 proposte a ben 7, mentre quella di Foggia e la provincia BAT che, nella precedente scadenza non si erano rese promotrici di nessun Laboratorio, oggi contano rispettivamente 2 e 3 candidature.
Delle 86 pervenute, sono state valutate positivamente 57 candidature. Queste accedono alla fase di progettazione esecutiva del programma, da realizzare con lo staff di Laboratori dal Basso.
Con incontri individuali e di gruppo, lo staff illustrerà le linee guida comuni per la progettazione esecutiva attraverso cui i proponenti metteranno a punto il calendario definitivo delle lezioni, i docenti da invitare, la logistica, la comunicazione e tutti gli aspetti organizzativi necessari.

"Sono dati importanti - ha commentato l'assessore regionale alle Politiche giovanili Guglielmo Minervini - che dimostrano la bontà della nostra intuizione. I laboratori dal basso sono nati con l'idea di provare a rovesciare la piramide della formazione: non più l'istituzione che dall'alto costruisce un'offerta formativa sulla base di stime sui fabbisogni formativi che possono rivelarsi sbagliate, ma i cittadini che dicono alla Regione qual è il loro bisogno, chi possono essere i professionisti e i docenti più adatti a soddisfarlo, quali altri persone possono essere interessate a partecipare.
Tutto questo genera un meccanismo virtuoso nel quale da un lato s'innalzano qualità ed efficacia dell'offerta formativa, dall'altro si abbattono di gran lunga i costi: un laboratorio dal basso costa in media un terzo rispetto a un corso professionalizzante tradizionale".

“Il forte incremento delle candidature è il segnale che l’innovazione metodologica introdotta da Laboratori dal Basso funziona” ha dichiarato Eva Milella, presidente dell’ARTI, che aggiunge “ Puntare sul ‘do it yourself’ risulta essere una scelta interessante, capace di interpretare il fabbisogno di formazione imprenditoriale dei giovani pugliesi, rendendoli protagonisti attivi di occasioni di apprendimento innovative e ritagliate su misura”.
Analizzando da vicino le 57 proposte selezionate, emerge un identikit preciso della richiesta di apprendimento targata Laboratori dal Basso.
A guidare la classifica delle tre macroaree oggetto del bando c’è lo “Sviluppo dell'economia della conoscenza” con 32 manifestazioni inviate (56 %), seguita da “Tutela e valorizzazione del territorio” con 13 (23%) ed infine “Innovazione sociale” con 12 candidature (21%). Sul formulario per la candidatura, oltre alla macroarea i proponenti erano chiamati a scegliere anche tre ambiti dei 36 disponibili. Oltre all’imprenditorialità, leitmotiv della misura, 13 Laboratori hanno scelto come tema centrale l’arte e la cultura e 13 lo sviluppo sostenibile, 10 hanno posto al centro della loro progettualità il territorio, 9 l’innovazione tecnologica, 8 la cittadinanza attiva; è 7 il numero delle proposte sia per l’agroalimentare sia per il tema del lavoro e l’occupazione; equamente distribuite anche le candidature su ricerca scientifica ed ecologia, 6 per ambito; e ancora, 5 le manifestazioni d’interesse sia per la comunicazione che per il design e architettura; le categorie migranti, energia, festival ed eventi, moda, ospitalità e ristorazione, trasporti e mobilità, turismo, raccolgono una candidatura ciascuna.

È interessante anche la provenienza territoriale delle proposte, che evidenzia una concentrazione molto netta per questa seconda finestra. È la provincia di Bari a proporre il maggior numero di Laboratori, con 25 candidature (44%), seguita da Lecce con 14 (25%), Taranto con 7 (12%), BAT con 3 (5%) e Foggia e Brindisi con 2 proposte per ciascuna (3,5%). Sono 4 le candidature (7%) che hanno, invece, un carattere transprovinciale. Le 57 candidature selezionate per la progettazione esecutiva sono disponibili online e consultabili sul sito www.laboratoridalbasso.it, dall’archivio nella sezione “In progettazione”.
Tutti i dettagli relativi a date e luoghi, alla fase attuale, sono da considerare come orientativi e saranno disponibili solo dopo l'approvazione formale, non prima della conclusione della progettazione esecutiva, in sinergia con lo staff di LdB.     -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 18 Luglio 2014
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo, Formazione, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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