Esportazioni da primato. Vendola: «Sforzi premiati»

Immagine associata al documento: Esportazioni da primato. Vendola: «Sforzi premiati» La Regione Puglia esulta per i numeri del primo trimestre 2014

«Il primato della Puglia nelle esportazioni è la dimostrazione della straordinaria vitalità di questa regione e dei suoi lavoratori. I quali stanno lottando con grande energia per contrastare la crisi e mantenere il posto di lavoro». Nichi Vendola si dice «felice del balzo compiuto dalle esportazioni pugliesi nel primo trimestre del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013. La Puglia si colloca al primo posto per incremento delle vendite all'estero: più 18,1 % con un distacco di quasi 8 punti percentuali sulla seconda classificata, le Marche, che porta a casa un pur ottimo 10,5% in più. La terza regione nella graduatoria è il Friuli Venezia Giulia con un incremento del 7,3%. Col segno più anche Abruzzo, Bolzano, Campania, Trento e Valle d'Aosta Stazionaria la Lombardia. In calo Calabria, Molise, Umbria, Liguria, Basilicata, Lazio, Sardegna, Toscana e Sicilia Si deve aggiungere che la Puglia è la prima regione in Italia sia per la crescita delle vendite nei Paesi Ue (più 19,9%), sia per l'aumento delle esportazioni nei Paesi extra Ue (+16%).
«Sono numeri - afferma il governatore - che raccontano lo sforzo gigantesco della Puglia. Numeri che abbiamo ottenuto contrastando la crisi attraverso pacchetti articolati di incentivi per le aziende. Grazie a questi strumenti abbiamo messo in campo milioni di euro, che hanno consentito la moltiplicazione delle imprese, il loro processo di innovazione e la ricerca industriale. Sono numeri di una Puglia estremamente reattiva. È una notizia che ci riempie di fiducia e che, pur tra tante difficoltà delle famiglie e delle imprese, ci conferma la bontà delle politiche messe in campo in questi anni».
Il dato dell'export, inoltre, si associa ai primi segnali positivi nel mercato del lavoro. Per la prima volta dal 2012, ha detto nei giorni scorsi l'assessore Leo Caroli, è aumentata l'occupazione (9.730 occupati in più nel primo trimestre dell'anno). «Abbiamo accompagnato le aziende - riflette Vendola - con le nostre iniziative all'estero, con i finanziamenti mirati per l'innovazione e la ricerca, con la nostra capacità di spesa dei fondi europei. A tale proposito si fa ancora più grande il nostro disagio per non poter spendere le risorse ancora disponibili. l vincoli del Patto di stabilità stanno, di fatto, strozzando i nostri sforzi e quelli dei lavoratori». Ieri il capo di gabinetto Davide Pellegrino è stato a Roma per confrontarsi con i tecnici del governo e vedere come allentare la morsa che vieta di spendere oltre una certa misura e dunque impedisce l'indispensabile co-finanziamento delle risorse europee.
Si sa che il premier porrà il tema alla prossima Commissione europea, ma sembra difficile che possa essere operata una immediata correzione di rotta, come invece richiesto dalla Puglia. La conseguenza è inevitabile. Come annunciato da Vendola nei giorni scorsi, la giunta approverà presto una delibera con la quale abbasserà la quantità delle risorse stanziate per il co-finanziamento, per destinare quel denaro ad altre insopprimibili esigenze. In concreto: si va verso il rallentamento della spesa dei fondi Ue. Se ne duole l'assessora allo Sviluppo economico, Loredana Capone: «La soddisfazione per l'aumento dell'export sarebbe ben più grande se ci fosse permesso di completare il raggiungimento dei nostri obiettivi».

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 13 giugno 2014 (pag. XVI)

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Data Pubblicazione sul portale: 13 Giugno 2014
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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