Un vero e proprio exploit delle esportazioni pugliesi e prime concrete speranze per i 230 lavoratori della Om Carrelli di Bari. Giungono entrambe da Roma le due buone notizie per l'economia regionale. Ad aprire la giornata in positivo sono i dati sull'export diffusi dall'Istat. Il made in Italy rialza la testa e lo fa anche grazie alle vendite pugliesi. Tra il primo trimestre 20 13 e lo stesso periodo del 2014 il tacco d'Italia registra infatti un aumento dell'export del 18,1 per cento, segnando la migliore prestazione nazionale e facendo meglio di Marche(+10,5per cento), Emilia Romagna (+5,9 per cento), Piemonte (+6,9 per cento) e Veneto (+2,7 percento).
In soldoni si tratta di 313 milioni di euro in più. A tanto ammonta l'aumento dell'export pugilese tra i primi tre mesi del 20 13, in cui si erano registrate vendite per 1 miliardo e 726 milioni di euro, e lo stesso periodo di quest'anno che sfonda quota 2 miliardi. Vanno bene soprattutto le vendite nei paesi extra Ue che registrano infatti un più 16 percento. Nel dettaglio, si impongono le esportazioni di prodotti da attività manifatturiere (+ 19 per cento) e aumentano anche le vendite di prodotti dall'estrazione di minerali da cave e miniere (+23,8 per cento rispetto aI 2013). Ma il vero e proprio boom è del settore petrolchimico tarantino: le vendite di coke e prodotti petroliferi raffinati schizzano verso il +317,8 per cento.[...]

Da "La Repubblica Bari" del 12 giugno 2014 (pag. XI)

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