Meccanica, a Bari segnali di ripresa

Immagine associata al documento: Meccanica, a Bari segnali di ripresa L'industria meccanica di Bari e provincia ha retto alla crisi e mostra incoraggianti segnali di ripresa. Importanti investimenti sono in atto nelle multinazionali presenti sul territorio e promettenti sono le performance di alcune pmi di punta che hanno innovato e diversificato le loro produzioni. Per la forza di questo polo industriale, Bari è stata scelta quest'anno da Federmeccanica per ospitare l'assemblea annuale di settore che riunirà al teatro Petruzzelli, il prossimo 13 giugno, molti big della meccanica nazionale.
Questo in sintesi il messaggio di ottimismo lanciato oggi da Confindustria Bari e BAT nel corso di una conferenza dedicata all'andamento di questo comparto portante, dell'economia regionale e nazionale.
Dopo il saluto del presidente di Confindustria Bari e BAT Michele Vinci e l'introduzione del Direttore della Banca d'Italia di Bari Giorgio Salvo, la situazione del settore è stata illustrata dal docente di Storia dell'Industria dell'Università di Bari Federico Pirro, dal presidente e vicepresidente della Sezione Meccanica Laura Ruggiero e Antonio Sacchetti.
Dalle relazioni è emersa l'importanza della meccanica nell'economia locale, che nel 2013, ad esempio, ha realizzato quasi la metà delle esportazioni della zona industriale: su un valore stimato di 2,4 miliardi di euro - legato in larga misura da prodotti farmaceutici, meccanici e della gomma - la meccanica vi ha contribuito per quasi la metà, con un valore di oltre 1 miliardo di euro.
Malgrado il clima congiunturale non sia dei migliori, il settore ha mostrato apprezzabili segnali di ripresa, già avvertiti nell'autunno del 2013 in molte fabbriche della zona industriale barese, alcune di grandi dimensioni e numerose fra quelle minori.
La ripresa della produzione - se non ha certamente toccato i picchi del primo semestre del 2008 - ha investito tuttavia un numero sempre più elevato di imprese, ponendo peraltro in luce una sostanziale tenuta di fondo, una capacità di resistenza e di adattamento competitivo di una vasta platea di aziende, molte delle quali hanno avviato investimenti anche massicci.
"Le ragioni per cui l'industria meccanica ha potuto reggere all'urto della crisi sta nel buon contenuto tecnologico delle sue produzioni e nel fatto che ha saputo puntare sull'export, diversificare i prodotti e creare attività d'impresa cresciute intorno alla domanda delle multinazionali", ha dichiarato il presidente Vinci.
"Bari è storicamente un polo meccanico importante in Italia e per questo motivo Federmeccanica l'ha scelta per ospitare la sua assemblea nazionale del 13 giugno — ha detto la presidente della sezione meccanica di Confindustria Bari e BAT Laura Ruggiero — Sono lieta di poter dire che qui a Bari ci sono chiari segni di ripresa. Certo c'è ancora tanto da fare, ma da una nostra indagine fra gli associati è emerso che gli imprenditori ci credono. Il clima è migliorato, il 26% degli intervistati prevede infatti un aumento del fatturato nel 2014 e il 61 una tenuta. E, cosa ancora più importante, il 74% degli intervistati quest'anno ha anche effettuato investimenti".

Da "Quotidiano di Bari" del 4 giugno 2014 (pag. IV)

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Data Pubblicazione sul portale: 04 Giugno 2014
Fonte: Quotidiano di Bari
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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