La Commissione Europea reagisce all'attuale situazione geopolitica e alla dipendenza dell'UE dalle importazioni, sostenendo una nuova strategia europea in materia di sicurezza energetica. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Dopo la crisi del gas del 2009 l'UE ha già fatto molto per aumentare la sicurezza delle forniture energetiche, ma rimane ancora vulnerabile. Le tensioni in Ucraina hanno portato di nuovo alla ribalta questo problema. Alla luce di una dipendenza generale da un'importazione di energia superiore al 50%, è necessario compiere ulteriori progressi. La Commissione ha presentato oggi una strategia globale che sarà discussa dai leader dell'UE nel mese di giugno.
Conto sul loro forte sostegno, poiché una maggiore sicurezza energetica è nel nostro interesse. Sulla sicurezza energetica l'Europa deve parlare e agire all'unisono." Günther Oettinger, Commissario per l'Energia, ha dichiarato: "Vogliamo partenariati forti e stabili con importanti fornitori, ma dobbiamo evitare di cadere vittima di ricatti politici e commerciali. L'UE e i suoi Stati membri devono impegnarsi su molti fronti: collettivamente dobbiamo potenziare la solidarietà nei confronti degli Stati membri più vulnerabili. Dobbiamo inoltre completare il mercato interno dell'energia, migliorare le nostre infrastrutture, diventare più efficienti sotto il profilo energetico e sfruttare meglio le nostre risorse energetiche. Dobbiamo inoltre accelerare la diversificazione dei fornitori di energia esterni, soprattutto per quanto riguarda il gas. Serviranno solo azioni concrete." Per garantire la continuità delle forniture durante l’inverno, la Commissione propone valutazioni globali del rischio (stress test) che sarebbero condotte a livello regionale o dell’UE, simulando un’interruzione della fornitura di gas. Lo scopo è verificare come il sistema energetico possa affrontare i rischi legati alla sicurezza delle forniture e, su questa base, sviluppare piani di emergenza e creare meccanismi di riserva. Tali meccanismi potrebbero prevedere di aumentare le riserve di gas, diminuendo la domanda di gas attraverso il passaggio ad altri combustibili (in particolare per il riscaldamento), di sviluppare infrastrutture di emergenza, ad esempio completando le opportunità di flusso inverso e raggruppando le diverse riserve energetiche di sicurezza esistenti. Per affrontare le sfide a medio e lungo termine in materia di sicurezza delle forniture, la Commissione propone azioni in cinque settori chiave:
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