Il calo della produzione industriale agita il mondo delle piccole imprese

Immagine associata al documento: Il calo della produzione industriale agita il mondo delle piccole imprese Il calo della produzione industriale agita il mondo delle piccole imprese, che temono di essere ormai di fronte all'inizio di una fase di stagnazione. A esprimere forte preoccupazione è la CNA, visti i dati diffusi ieri dall'Istat (-4% della produzione industriale del mese di dicembre 2007 rispetto al 2006) e quelli dell'indagine congiunturale di Unioncamere sulle pmi da uno a 500 dipendenti.

Secondo l'istituto nazionale di statistica, l'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in dicembre una diminuzione tendenziale del 6,5%, mentre nella media del 2007 l'indice ha segnato una diminuzione dello 0,2% rispetto al 2006. «Numeri che confermano un trend negativo che anche l'indagine congiunturale di Unioncamere aveva mostrato nei giorni scorsi», commenta Claudio Giovine, responsabile del dipartimento politiche industriali della CNA. «Siamo al termine del ciclo espansivo che ha caratterizzato gli ultimi due anni», aggiunge, «in più il rallentamento dell'economia mondiale, insieme alla crisi dei mercati finanziari, lascia prevedere una crescita 2008 assai modesta, ben al di sotto dell'1%. Appare quindi necessario non arrestare i processi di liberalizzazione e concorrenza sui mercati continuando anche a favorire i processi di innovazione del sistema industriale».

L' andamento delle pmi industriali. Secondo l'indagine congiunturale di Unioncamere sulle pmi industriali da uno a 500 dipendenti, nell'ultimo quadrimestre del 2007 la produzione industriale si è fermata a un +0,9%, segnando un trend negativo dall'inizio dell'anno (+1,9% nel primo trimestre +1,1% nel secondo; +0,9% nel terzo). Anche il fatturato è passato, attraverso una parabola discendente, dal +2% del primo quadrimestre 2007 al +1% dell'ultimo. Diverso è l'andamento degli ordinativi, che hanno oscillato da un +0,9% per salire da settembre a dicembre scorsi a un +1,4%; così come l'export, che ha sostenuto il comparto con numeri sempre buoni per tutto l'anno (dal +3,4% del primo trimestre al 3,1% del quarto, passando però per il +2,6% del trimestre estivo).

L'andamento delle imprese fino a 50 dipendenti. In base alla rilevazione il bilancio del quarto trimestre 2007 della manifattura italiana si deve anche alla lieve ripresa delle piccole imprese (con 1-49 dipendenti), che, pur mettendo a segno un aumento della produzione decisamente contenuto (pari a +0,1%), registrano un deciso miglioramento rispetto al -0,9% del terzo trimestre. Anche l'andamento del fatturato torna in positivo (+0,1%), dopo la brusca frenata dei due trimestri precedenti (entrambi -1,1%). In realtà a sostenere le piccole imprese sono essenzialmente i settori dell'energia e le industrie dei metalli (+4,2 e +3,8%), mentre è piuttosto forte il calo dell'alimentare e del tessile (-3,4 e -4%), settori questi che segnalano il non positivo andamento generale dell'economia e dei consumi», commenta Giovine.

L'andamento dell'artigianato. Secondo Unioncamere è in chiaroscuro il consuntivo di ottobre-dicembre 2007 delle imprese manifatturiere artigiane: la produzione registra, infatti, un calo dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2006, mentre il fatturato (+0,3%) segna una ripresa dopo nove mesi con il segno meno. In accelerazione anche qui sono le esportazioni (+2,9% rispetto al quarto trimestre 2006). Mentre gli ordinativi nel trimestre in esame hanno registrato, dopo i primi tre trimestri dell'anno in negativo, una crescita tendenziale dello 0,1%.       -          
 
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Data Pubblicazione sul portale: 12 Febbraio 2008
Fonte: CNA
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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