La crisi colpisce le famiglie europee

Immagine associata al documento: La crisi colpisce le famiglie europee Il ruolo delle famiglie è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo ma è necessario un maggiore supporto da parte delle istituzioni per limitare le situazioni di disagio che, a causa della crisi, sono aumentate in maniera preoccupante. In occasione della Giornata Internazionale delle Famiglie, il direttore generale dell'ILO, Guy Ryder, ha sottolineato l'importanza di politiche di occupazione dedicate ai nuclei familiari e in particolare a quelli in maggiore difficoltà. Il disagio è d'altra parte in aumento, come conferma il recente rapporto di Eurofound sulla qualità della vita in Europa, proprio a causa della crisi economica e occupazionale.

Il rapporto Quality of life in Europe: Families in the economic crisis intende analizzare il modo in cui la crisi economica ha colpito le famiglie con bambini. Le famiglie con minori a carico hanno infatti risentito particolarmente del deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro che ha caratterizzato la maggior parte dei paesi europei. In particolare, le famiglie senza un reddito sono quelle in maggiore difficoltà soprattutto nei paesi più tradizionali dove il loro numero è praticamente raddoppiato dal 2007 ad oggi. In termini generali, il numero delle famiglie senza un'occupazione e obbligate ad affrontare gravi privazioni è aumentato notevolmente dall'inizio della crisi. Un trend che riguarda anche i Paesi con livelli adeguati di protezione sociale.

La crisi ha avuto dunque un impatto notevole sulle famiglie e sui livelli di esclusione sociale che ha subito un aumento compreso fra il 10% e il 12% nel periodo 2007-2011. Lo studio Eurofound mette in evidenza le profonde differenze fra le politiche dei vari Stati membri nell'affrontare la questione dell'assistenza alle famiglie in difficoltà.
Particolarmente preoccupanti i dati relativi all'Italia dove, a fronte di una situazione occupazionale complessivamente difficile, i sussidi diretti alle famiglie sono fra i più bassi dell'intera Unione, appena il 5% del totale dei sussidi elargiti.

L'analisi condotta da Eurofound mette in evidenza un altro dato importante per quanto riguarda l'indirizzo di politiche di supporto specifiche: il progressivo cambiamento della composizione familiare. Sono infatti sempre di più i genitori soli che devono quindi pensare a ottenere un reddito e badare ai loro figli. In questo ambito, la categoria più a rischio è quella delle madri che lavorano meno ore rispetto ai padri. Se da un lato esiste il problema di un reddito sufficiente per poter garantire alla famiglia una vita dignitosa, dall'altro si evidenzia un problema relativo all'armonizzazione della vita lavorativa e di quella familiare. Il conflitto tra lavoro e vita familiare è aumentato in tutte le tipologie familiari ma in particolare fra quelle con genitori single che lavorano a tempo pieno per ottenere un reddito sufficiente.

Da questo punto di vista, il sondaggio sottolinea come i genitori single con un'occupazione full time siano in assoluto quelli meno soddisfatti della loro vita. Complessivamente, il 60% dei genitori single in Europa è occupato, il 66% a tempo pieno e il 33% part time. Eurofound individua infine una serie di azioni che potrebbero essere d'aiuto per le famiglie in difficoltà. Il primo suggerimento riguarda il tempestivo reinserimento lavorativo per i genitori licenziati e una maggiore flessibilità per quanto riguarda gli orari. Risulta inoltre necessaria l'applicazione di misure specifiche per conciliare vita lavorativa e familiare e in particolare un sistema integrato di permessi, assistenza e sostegno sul posto di lavoro per i genitori con figli minori.

Nel suo messaggio in occasione della Giornata Internazionale delle Famiglie, il direttore generale dell'ILO ha messo in evidenza i cambiamenti in atto nelle strutture familiari invitando i governi a supportare anche le famiglie non tradizionali composte da single e minori a carico attraverso un'attenzione specifica alla loro situazione occupazionale: “Il lavoro dignitoso – ha spiegato Guy Ryder – è un anello centrale nella catena che unisce le famiglie ai processi di sviluppo; le questioni relative all'occupazione svolgono un ruolo primario nella creazione di un ambiente favorevole alle famiglie che, dal loro canto, svolgono un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro e nella società”. La Convenzione numero 156 dell'ILO stabilisce linee guida per il supporto delle famiglie e del loro ruolo nel mondo del lavoro.     -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 19 Maggio 2014
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Politiche e Mercato del Lavoro, Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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