Garanzia giovani, sul lavoro un piano in nove mosse

Immagine associata al documento: Garanzia giovani, sul lavoro un piano in nove mosse La Regione Puglia ha investito 120 milioni di euro nel progetto

Nove misure, 120 milioni per attuarle. Pronto il piano "Garanzia Giovani" targato Puglia. La delibera della Regione, che dà il via libera alla firma della convenzione con il Ministero del lavoro, è stata firmata lunedì scorso dagli assessori Leo Caroli, Alba Sasso e Guglielmo Minervini, incaricati di porre in essere il programma europeo. La "scommessa" per rilanciare l'occupazione under 29 costa 120 milioni di euro, che saranno spesi completamente in funzione del piano che si articolerà su più versanti di intervento, per ognuno dei quali è stata prevista una misura di sostegno. Nove, in tutto, le linee approvate dal Governo Vendola: la prima riguarda l'accoglienza, la presa in carico e l'orientamento, che sarà in capo all'assessorato per il lavoro, avrà come risorse 11 milioni di euro; alla seconda, invece, che riguarda la formazione, sono stati destinati 18 milioni di euro, che saranno gestiti dall'assessorato alla Formazione professionale. Terza misura, l'accompagnamento al lavoro, per la quale sono stati accantonati 14 milioni di euro; quarta, l'apprendistato, per il quale sono stati attribuiti 5 milioni di euro al Servizio Formazione Professionale. La quinta misura è una delle più importanti e riguarda il tirocinio extracurriculare, anche in mobilità geografica (che significa favorire la circolazione anche internazionale dei tirocinanti), motivo per cui anche le risorse attribuite sono più sostanziose: 25 milioni di euro. La sesta misura è quella destinata al servizio civile, che sarà in capo al Servizio Politiche Giovanili, con un budget di 12 milioni di euro. La settima misura riguarda, invece, il sostegno all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità, che sarà gestito dall'assessorato al Lavoro con risorse pari a 3 milioni di euro. Ottava misura: la mobilità professionale, transnazionale e territoriale, anche questo gestito dall'assessorato al Lavoro con una disponibilità economica di 4 milioni di euro. Infine, la nona misura, il bonus occupazione, sempre in forza al Servizio Politiche per il Lavoro, che avrà a disposizione quasi 30 milioni di euro, per la precisione 28.454.459. Totale delle somme stanziate: 120 milioni di euro.
L'obiettivo del programma è ambizioso, perché spera di dare ai giovani disoccupati con meno di 29 anni (il programma europeo fissa il limite a 25 anni, ma per l'Italia è stata fatta una deroga di altri quattro anni, raggiungendo così 29 anni) la possibilità di poter entrare nel mondo del lavoro o di perfezionare la propria formazione usufruendo di 1,5 miliardi di euro (fondi europei e nazionali per il biennio 2014-2015) stanziati proprio per garantire loro un'opportunità e, soprattutto, in tempi brevi. La principale innovazione di “Youth Guarantee” consiste, infatti, nell'obbligo di offrire ai giovani un'opportunità entro quattro mesi dal diploma, dalla laurea o dall'ingresso nello status di disoccupati. Ecco perché le azioni previste sono quelle relative all'accoglienza, all'orientamento, alla formazione mirata all'inserimento, al reinserimento dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni in percorsi formativi, l'accompagnamento al lavoro e l'apprendistato per la qualifica professionalizzante o di alta formazione, e i tirocini. La delibera pugliese è stata approvata in leggero ritardo rispetto ad altre regioni perché gli assessori hanno rivendicato l'autonomia - concessa solo in un secondo momento, grazie anche alla presa di posizione della Lombardia - di scelta dei contratti da privilegiare. In pratica, gli assessori che gestiranno il programma hanno voluto mettersi al riparo dalla trappole di mettere in campo misure atte a favorire altro precariato. Ecco perché, come hanno spiegato da viale Capruzzi, «era importante incassare questo risultato, perché avendo l'autonomia di scelta si può privilegiare chi assumerà a tempo indeterminato». Tant'è che per impedire, come è successo in passato, che le risorse si disperdano nei rivoli delle agenzie accreditate per la formazione e le imprese, senza una ricaduta occupazionale effettiva e prolungata nel tempo, l'assessorato al lavoro della Regione Puglia gestire il bonus occupazionale in questo modo: l'azienda che assumerà avrà risorse per pagare il salario del dipendente, altrimenti niente. Patti chiari, amicizia lunga.

Da “Nuovo Quotidiano di Puglia” del’8 maggio 2014 (pag. III)

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Data Pubblicazione sul portale: 09 Maggio 2014
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Garanzia Giovani Fase 1, Politiche e Mercato del Lavoro, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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