Zone franche urbane, c'è tempo fino al 12 giugno

Immagine associata al documento: Zone franche urbane, c'è tempo fino al 12 giugno I fondi aiuteranno a «tagliare» lrpef, Irap, imposte varie e contributi

L'incertezza è finita. Dopo anni di attesa, l'opportunità di avviare un'attività imprenditoriale nelle cosiddette «zone franche urbane» è ora concreta. A Lecce l'occasione coincide con la vasta area periferica della 167. Quasi cinque milioni a disposizione delle imprese (per l'esattezza 4 milioni e 872mila euro) ed agevolazioni fiscali per rivitalizzare il tessuto economico-sociale di questa area a basso tasso di crescita.
Ci sarà tempo fino alle 12 del 12 giugno per presentare domanda per gli insediamenti commerciali nelle zone franche, accedendo così alle agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuove attività economiche, soprattutto piccole e micro imprese.
L'apposito bando - emanato lo scorso 18 aprile dal Ministero dello sviluppo economico - è stato illustrato ieri mattina a Palazzo Carafa, presenti il sindaco Paolo Perrone, l'assessore regionale alle Attività produttive Loredana Capone e Raffaele Parlangeli, dirigente del settore per le Politiche comunitarie.
A Lecce, come detto, l'ambito territoriale interessato è quello dei rioni San Sabino e Stadio, compreso esattamente nel perimetro già individuato per i Contratti di quartiere. Le imprese delle aree urbane potranno ottenere uno sconto significativo su tasse e tributi locali. I fondi, infatti, aiuteranno a "tagliare" Irpef, Irap, imposte comunali (Imu) e contributi previdenziali per i dipendenti.
Il sistema sarà in vigore per i prossimi 14 anni, e nel caso in cui le richieste dovessero superare la dotazione prevista di quasi 5 milioni di euro, ogni istanza sarà rideterminata. Le domande per il bando saranno esclusivamente on-line e per aderire servirà la Pec (posta elettronica certificata) e le somme destinate provengono dal fondo ex Fas, il fondo Coesione e Sviluppo. In Puglia ci sono complessivamente 58,8 milioni a disposizione d 11 comuni.
Nel corso della conferenza stampa tenuta a palazzo Carafa è stato precisato che al bando possono partecipare le imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell'istanza. Sono ammesse anche le attività di nuova o recente costituzione, imprese femminili o sociali. Ciascun soggetto potrà beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro.
Potranno accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell'istanza di agevolazione, al Registro delle imprese.
«L'obiettivo - sottolineato il sindaco Perrone - è quello di valorizzare un'area che ha avuto una grandissima espansione sul piano demografico non accompagnata, tuttavia, da un equilibrato insediamento dei servizi. Intendiamo favorire la presenza sul territorio di attività commerciali in aree che dal punto di vista del libero mercato non sono attraenti. Si tratta di un progetto che - associato a quello della Trax road - servirà a completare il riammagliamento dei due quartieri alfine di contribuire a trasformare le 167 da quartiere dormitorio a parte viva della nostra città».
«E ora - ha aggiunto l'assessore all'Innovazione Tecnologica, Alessandro Delli Noci - speriamo di poter vedere nascere nuove imprese in un territorio difficile. Per Lecce sono previste due riserve finanziarie di scopo, una per imprese di nuova o recente costituzione (15%) e una per imprese sociali (15%). Il nostro auspicio è quello di dar vita alle Zone Franche dell'Innovazione».
«L'obiettivo della Regione - ha sottolineato Loredana Capone - è sostenere le imprese in questo momento di grave congiuntura economica. È importante, però, che l'informazione su questo strumento sia il più capillare possibile, ed è altrettanto importante che a questo segua un intervento da parte del Comune che miri a rendere accoglienti le aree interessate. È fondamentale, infatti, che non solo l'impresa nasca ma che travi un ambiente favorevole in cui crescere».
Soddisfatto anche il dirigente del settore Programmazione Strategica del Comune di Lecce, Raffaele Parlangeli: «Abbiamo sempre creduto in questo progetto, anche quando nessuno ci credeva. Siamo stati pronti e attenti seguendo passo dopo passo un iter amministrativo durato sette ami. Il progetto abbraccia le zone censuarie dei contratti di quartiere».
Per ottenere ogni informazione sul bando si potrà far riferimento al sito del Governo (www.mise.gov.it) e a quello del Comune di Lecce www.comune.lecce.it     - [Scarica  .pdf  - 448 Kb][Apri   .pdf ]       
 
Data Pubblicazione sul portale: 29 Aprile 2014
Fonte: La Gazzetta di Lecce
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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