Zone franche in Puglia con le esenzioni fiscali

Immagine associata al documento: Zone franche in Puglia con le esenzioni fiscali Quasi 59 milioni in agevolazioni. Domande entro il 12 giugno

Poco meno di 59 milioni di euro dalla Regione per dare respiro, attraverso esenzioni o consistenti sgravi fiscali e contributivi, alle medie, piccole e addirittura microimprese operanti nelle cosiddette aree del disagio socioeconomico individuate già nel 2007. È il beneficio concesso alle Zone franche urbane (Zfu), che in Puglia ricadono nei comuni di Andria, Barletta, Foggia, Lecce, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in colle e Taranto. Ieri la presentazione con l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, e i sindaci interessati.
C'è tempo da oggi fino al 12 giugno, data in cui scadono i termini del bando (consultabile sul sito del ministero per lo Sviluppo economico www.mise.gov.it), per chiedere l'accesso ai benefici previsti dal decreto Zfu. Per dialogare con la pubblica amministrazione è obbligatorio essere titolari di una casella di Posta elettronica certificata (Pec). Possono partecipare le imprese di piccola (meno di 50 occupati e un fatturato non superiore ai 10 milioni) e microdimensione (con meno di 10 occupati e un fatturato o un bilancio annuo inferiore ai due milioni di euro) che risultino già regolarmente iscritte nell'apposito registro alla data di presentazione dell'istanza e che dimostrino di svolgere la propria attività nel territorio della zona franca disponendo di un ufficio o locale destinato all'attività, anche amministrativa, con sede nello stesso territorio. Qualora si tratti di venditori ambulanti, imprese di costruzione, idraulici, parrucchieri che lavorano a domicilio, che cioè non abbiano una sede fissa nella Zfu, devono dimostrare di impiegare in questa zona almeno un lavoratore dipendente, a tempo pieno o parziale e di far ricadere in queste stesse zone almeno il 25% del volume di affari dell'impresa.
Ciascuna impresa potrà beneficiare di agevolazioni fiscali o contributive fino a un massimo di 200mila euro, che scende a 100mila euro qualora si tratti di imprese che si occupano di trasporto su strada. L'accesso alle agevolazioni viene concesso all'esito di una verifica sull'esistenza delle condizioni per poterne godere da parte del ministero allo Sviluppo economico e comunque fino all'esaurimento delle risorse. Qualora il monte agevolazioni concesse risultasse superiore alla risorse a disposizione, queste verrebbero redistribuite nella misura necessaria.
Le esenzioni possono riguardare i versamenti Irpef fino a 100mila euro maggiorati, per ciascun periodo d'imposta, di 5mila euro per ogni nuova assunzione (aggiuntiva ai lavoratori già impiegati) a tempo indeterminato di lavoratori residenti nella zona franca; esenzione Irap del valore della produzione netta fino a 300mila euro per ciascuno dei primi cinque periodi d'imposta che decorrono dal momento in cui viene accolta l'istanza. Ci sono possibilità di esenzione anche riguardo la tassa sugli immobili per i primi quattro anni successivi all'accoglimento dell'istanza. Il quarto caso di agevolazione riguarda l'esonero dei versamenti dei contributi relativi a lavoratori a tempo indeterminato o determinato ma con contratto di durata non inferiore ai 12 mesi, a condizione però che almeno il 30% degli occupati dell'azienda beneficiaria sia residente nel sistema locale (ovvero nel comune della zfu o nei comuni immediatamente limitrofi sui quali l'attività imprenditoriale ha comunque ricadute) in cui ricade la zona franca.
Laddove vengano riconosciuti esoneri nella misura del 100%, questi andranno scemando al 60% a partire dal sesto e fino a decimo anno di godimento dell'agevolazione, al 40% tra undicesimo e dodicesimo anno, al 20% tra tredicesimo e quattordicesimo. Oltre i 14 anni l'agevolazione si estingue. I Comuni beneficiari dispongono rispettivamente di: 6,259 milioni Andria, 7,425 milioni Barletta, 4,946 milioni Foggia, 4,827 milioni (15% destinati a imprese di nuova o recente costituzione, 15% per imprese sociali) Lecce, 4,511 milioni Lucera, 4,336 milioni Manduria, 4,610 milioni Manfredonia, 5,307 milioni (10% a imprese di nuova o recente costituzione, 10% per imprese sociali) Molfetta, 4,743 milioni San Severo, 3,836 milioni (10% di imprese di nuova o recente costituzione, 5% a imprese femminili) Santeramo, 8,093 milioni Taranto (il 20% destinato alle imprese della zona Isola-Borgo antico).

Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 24 aprile 2014 (pag. VI)

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Data Pubblicazione sul portale: 24 Aprile 2014
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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