La Puglia salvata dalle esportazioni

Immagine associata al documento: La Puglia salvata dalle esportazioni Nell'ultimo trimestre 2013 bene Brindisi, Lecce e Taranto. Netti miglioramenti per l'aerospazio e l'agroalimentare

Crescono i dati dell'export per la Puglia. E anche il governatore Nichi Vendola, leggendo i dettagli sulle esportazioni forniti su richiesta dell'assessorato allo Sviluppo economico, dall'Istituto Nazionale di Statistica, ha mostrato apprezzamento per le cifre degli ultimi mesi: «La Regione Puglia sta seguendo con grande attenzione i segnali di ripresa o di crisi che provengono dal sistema economico della Puglia».
E assieme. all'assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone sono stati snocciolati i dati delle singole province. I dati delle province: nel periodo ottobre-dicembre 2013 rispetto al trimestre luglio-settembre immediatamente precedente, Bari è la prima per valori assoluti. Cresce infatti di 186,1 milioni, Taranto di 69,5 milioni, Foggia di 38,9 milioni, Brindisi di 15,1 milioni, seguono Lecce con 9,2. milioni e Bat con 4,2.
Taranto riprende fiato: nei prodotti della siderurgia" perde 427,8 milioni (41,7%), ma cresce nell'industria della raffinazione e chimica, nella meccanica, si triplica nell'aerospazio (il 313% in più) ed esprime grande vitalità nella fabbricazione dei mobili (+90%).
Lecce emerge in diverse comparti dell'agroalimentare, dai prodotti di colture agricole, agli oli, alle bevande. Fattura 3 milioni e mezzo in più nella lavorazione del cuoio e nella pelletteria (+50,1%), 12,6 milioni in più nel comparto del cemento, calce e gesso, supera di 7 milioni il fatturato dell'anno precedente su alcuni prodotti in metallo. La crescita di Brindisi riguarda soprattutto il campato degli "Oli e grassi vegetali e animali (+40,6%), le calzature (+12,4%), gli articoli in materie plastiche e alcune tipologie di macchine. Bari appare sempre più come una città attiva, dinamica e moderna, smart nel commercio come nei processi e nei prodotti. Una città industriale che ha fatto del mercato estero il volano del proprio sviluppo Il segno più per Bari caratterizza quasi tutti i comparti: dall'agroalimentare alla moda, dal lapideo all'artigianato, dall'industria culturale ai cosmetici, ma nel comparto dei "Medicinali e prodotti farmaceutici" addirittura esplode: esporta in tutto il 2013 merci per 1,379 miliardi di euro, 161,4 milioni in più rispetto al 2012. La crescita coinvolge la tecnologia: computer, apparecchiature elettromedicali, generatori elettrici e apparecchiature. per il controllo dell'elettricità. Sulla meccanica e meccatronica poi, Bari non ha rivali: macchine di impiego generale (+52,8 milioni. il 70,2% in più), autoveicoli (+ 17,6 milioni) e carrozzerie. Per la categoria "Parti ed accessori per autoveicoli e loro motori l'aumento delle vendite è addirittura di 145,3 milioni, il 41,6% in più".
È Foggia tuttavia ad esprimere la crescita percentuale più alta di tutte le province: dal lapideo (+68,3%), all'abbigliamento (+40,5%), dai prodotti in vetro e in metallo ai "Motori, generatori e trasformatori elettrici e apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità" (+369%). Qui è l'aerospazio a brillare su tutte le categorie merceologiche. Nel comparto "Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi" Foggia nel 2013 ha esportato beni per 219,8 milioni, un fatturato che cresce di 27,5 milioni rispetto all'anno precedente (in termini percentuali si tratta del 14,3% in più) e che conferma ancora una volta la leadership della Capitanata in questo settore.
La provincia di Barletta Andria Trani brilla nell'agricoltura, dove cresce del 33,7%, ma supera di ogni aspettativa le performance nella moda.

Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 4 aprile 2014 (pag. VII)

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Data Pubblicazione sul portale: 04 Aprile 2014
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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