Una nuova strategia punta ad affrontare le sfide legate all'espansione dell'industria turistica europea, per aiutarla a svilupparsi e diventate più competitiva.
L'Europa è la prima meta turistica al mondo, con 534 milioni di visite all'anno, il 52% di quelle mondiali, ed un fatturato pari a 356 miliardi di euro nel 2012. Il turismo costiero e marittimo include sia le attività balneari (concessioni per spiagge, nuoto, surf, ecc.) che quelle nautiche (crociere, navigazione da diporto, sport nautici), nonché servizi sulla terraferma, come alberghi, cantieri navali e attività di noleggio. Occupa quasi 3,2 milioni di persone e non è soltanto il maggiore sottosettore del turismo, ma anche il motore economico di numerose regioni costiere ed insulari europee. Tuttavia, la mancanza di finanziamenti, forme di collaborazione e qualifiche non gli consente di sfruttare pienamente le sue potenzialità. Nella strategia per la "crescita blu" la Commissione ha messo in evidenza le elevate potenzialità che il settore del turismo costiero e marittimo ha in termini di crescita e posti di lavoro, definendo una serie di azioni per aiutare le regioni costiere a mettere a frutto tali potenzialità e garantire uno sviluppo a lungo termine sostenibile. Le misure proposte includono:
Il mondo imprenditoriale e altri operatori interessati saranno chiamati a sviluppare nuovi modelli commerciali e prodotti innovativi per sfruttare la capacità di crescita del settore e contenere l'impatto ambientale delle attività turistiche. - |