Pubblicata la relazione 'L'occupazione in Europa'

  La relazione "L'occupazione in Europa", pubblicata recentemente dalla Commissione europea, fa emergere come gli sforzi in materia di politica per l'occupazione inizino a dare i loro frutti: la forte ripresa dei mercati del lavoro dell'UE nel 2006 ha infatti comportato un aumento dell'occupazione di 4 milioni di unità.

Esaminando le tendenze strutturali del mercato del lavoro, la relazione evidenzia che politiche globali e ben articolate possono effettivamente migliorare i risultati socioeconomici negli Stati membri dell'UE. Tuttavia, il raggiungimento degli obiettivi in materia di occupazione appare ancora lontano e richiede un ulteriore impegno da parte degli Stati membri nel portare avanti le riforme dell'occupazione.

In particolare, le strategie di invecchiamento attivo iniziano a produrre risultati in molti Stati membri (Danimarca, Finlandia, Svezia), con un sensibile aumento del tasso di occupazione delle persone tra i 55 e i 64 anni di età. Dall'analisi emerge che gli Stati membri utilizzano politiche diverse in materia di invecchiamento e che quelle più integrate - che coprono non solo le norme in campo pensionistico ma anche gli incentivi finanziari e gli aspetti dell'occupabilità, quali la salute, la formazione e l'apprendimento permanente nonché la flessibilizzazione degli orari di lavoro - si sono rivelate più efficaci.

D'altro canto, in molti Stati membri permangono difficoltà a integrare efficacemente i giovani nel mercato del lavoro (il tasso medio di disoccupazione giovanile rimane estremamente elevato: 17,4% nel 2006). I livelli insufficienti di qualifiche - in parte dovuti a diffusi tassi di abbandono scolastico - e la segmentazione del lavoro che favorisce chi già lavora a spese di coloro che vorrebbero entrare nel mondo lavorativo sono tra i fattori principali che spiegano i risultati insoddisfacenti in materia di disoccupazione giovanile.

La relazione esamina anche l'impatto che efficaci strategie di flessicurezza possono avere in termini di aumento dell'occupazione, sottolineando come, al fine di aiutare i lavoratori ad adattarsi a condizioni in rapido mutamento, sia essenziale migliorare le prospettive di carriera, in particolare aprendo l'accesso a diverse forme di apprendimento permanente. In tale contesto la relazione esamina il crescente fabbisogno di formazione permanente e le grandi sfide che si devono affrontare per assicurare una valida offerta formativa in modo efficace ed equo.

Per più ampi dettagli consultare http://ec.europa.eu/employment_social/employment_analysis/employ_2007_en.htm       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 17 Gennaio 2008
Fonte: FISE Federazione imprese di servizi
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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