Quagliariello: riforma Titolo V presto in Consiglio dei ministri

Immagine associata al documento: Quagliariello: riforma Titolo V presto in Consiglio dei ministri "Ormai e' tutto pronto". Lo sostiene il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello: "Il testo di riforma del Titolo V arrivera' in Consiglio dei ministri subito dopo la definizione del Patto 2014. E contiamo che si esamini in tempi brevi".
La riforma del Titolo V che si fece nel 2001 non ha dato i risultati sperati: "visto che ha attribuito competenze scollegandole da responsabilita'". Aumentando sensibilmente i centri di spesa. E ora "vi si vuol porre rimedio".
Il decentramento legislativo del 2001, spiega Quagliariello, "e' avvenuto senza strutturare idonei strumenti di coordinamento e raccordo politico tra governo centrale e sistema delle autonomie". E in assenza di tali strumenti "continui veti incrociati hanno interferito in quasi tutti i processi di riforma, statali e regionali, generando anche un enorme contenzioso a livello costituzionale".
L'esito dell'"affrettata" riforma, insomma, e' stato "un sistema largamente incompiuto" nel quale tende a prevalere "una sorta di policentrismo anarchico privo di coordinamento efficace". Il ministro, che punta il dito contro "un'eccessiva frammentazione del riparto delle competenze", avverte che ora l'obiettivo sara' quello di riformare completamente il sistema. Si dovra' intervenire sul riparto delle competenze legislative e amministrative e "regolare in modo chiaro i rapporti finanziari tra Stato e autonomie territoriali per evitare questo movimento pendolare tra spinte federali e tendenze accentratrici".
In un momento in cui la "priorita'" é "controllare, riducendola, la spesa pubblica", insiste il ministro, si dovra' mettere a punto un meccanismo in base al quale "le regioni finanzieranno integralmente le funzioni loro attribuite".
Quindi riforme su spesa e competenze, prevedendo tra l'altro, ricorda Quagliariello, il potere di intervento dello Stato in questioni importanti o in caso di controversie.
Le modifiche costituzionali che il governo sta per varare, afferma il ministro, puntano a "ridurre i costi del sistema politico-istituzionale" per indirizzare "attraverso una programmazione concentrata tra centro e periferia i flussi finanziari dello Stato verso realta' o progetti" validi, che "assicurino un futuro e un valore duraturo per la comunita'".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 29 Gennaio 2014
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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