La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento ad adottare proposte in materia di energia, trasporti, spazio e reti di comunicazione digitali, nonché ad attuare e ad applicare la legislazione sul completamento del mercato interno.
L'obiettivo della modernizzazione industriale va inoltre perseguito investendo in innovazione, efficienza delle risorse, nuove tecnologie, competenze e accesso ai finanziamenti, e l'utilizzo dei fondi dell'UE dedicati consentirà di accelerare questo processo. La comunicazione promuove un'Europa più favorevole alle imprese attraverso azioni volte a semplificare il quadro legislativo e a migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione a livello dell'UE, nazionale e regionale. Altri aspetti fondamentali sono: l'accesso ai mercati dei paesi terzi, che va agevolato tramite l'armonizzazione delle norme internazionali, gli appalti pubblici aperti, la tutela dei brevetti e la diplomazia economica. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l'Industria e l'imprenditoria, ha dichiarato: "L'Europa è ancora lontana dall'obiettivo di un contributo dell'industria al PIL dell'UE del 20% entro il 2020. Per questo motivo la competitività industriale deve essere al centro dell'agenda politica del Consiglio europeo del marzo 2014. Con l'iniziativa odierna, la Commissione invia un segnale chiaro che per creare nuovi posti di lavoro sono indispensabili una reindustrializzazione e una modernizzazione urgenti della nostra economia. Abbiamo bisogno di un forte impegno a livello di UE e nazionale per garantire la coerenza e la messa in ordine di priorità di tutti gli strumenti a nostra disposizione. Una strategia industriale deve includere una serie di altri settori, alla luce della loro crescente interconnessione e del loro notevole impatto sul successo dell'industria". Una base industriale forte è una condizione per la crescita e l'occupazione L'UE emerge dalla recessione più lunga che abbia mia sperimentato, che ha sottolineato l'importanza di un settore industriale forte per consentire all'economia di resistere. Il ruolo dell'industria in Europa si estende ben oltre l'attività manifatturiera e abbraccia le materie prime e l'energia, i servizi alle imprese (come la logistica), i servizi ai consumatori (come i servizi post-vendita per i beni durevoli) o il turismo. L'industria è all'origine di oltre l'80% delle esportazioni europee e delle attività di ricerca e innovazione; dati che sottolineano che la sua importanza è molto maggiore di quella suggerita dalla sua quota del PIL. Circa un posto di lavoro su quattro nel settore privato appartiene all'industria e si tratta spesso di posti di lavoro altamente qualificati; inoltre, ogni nuovo posto di lavoro creato nell'industria manifatturiera è all'origine di 0,5-2 posti di lavoro in altri settori. La quota delle attività manifatturiere rispetto al PIL dell'UE è tuttavia ulteriormente scesa, attestandosi al 15,1% nell'estate del 2013, ed è molto lontana dall'obiettivo del 20% nel 2020, fissato dalla Commissione nel 2012. Un'industria competitiva è una priorità dell'agenda europea L'importanza delle sfide che si prospettano all'Europa del futuro richiede attenzione e indirizzo strategico al livello politico più elevato, vale a dire in sede di Consiglio europeo. Ciò è essenziale per assicurare la coerenza e la messa in ordine di priorità di tutti gli strumenti a disposizione dell'UE. La Commissione europea invita gli Stati membri a riconoscere l'importanza centrale dell'industria per dare impulso alla competitività e alla crescita sostenibile in Europa e a inserire più sistematicamente le tematiche legate alla competitività in tutti gli ambiti politici. La Commissione ritiene che si debbano perseguire le seguenti priorità a sostegno della competitività dell'industria europea:
|