Furti di rame: strategie di contrasto e sinergie con le aziende

Immagine associata al documento: Furti di rame: strategie di contrasto e sinergie con le aziende Del fenomeno 'furti di rame' che causa disagi ai collegamenti ferroviari, nelle comunicazioni e nelle forniture di elettricità con conseguenti gravi ricadute sia sociali che economici sulla vita dei cittadini, si è parlato venerdì scorso nella sede del Gruppo Fs italiane, nel corso della conferenza organizzata dalla direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza, alla presenza del capo della Polizia Alessandro Pansa e dell'amministratore delegato del Gruppo, Mauro Moretti.
I dati illustrati durante la conferenza evidenziano che le regioni più colpite sono Lombardia, Puglia, Sicilia, Campania, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Sardegna.

Nell'ultimo triennio 2011-2013, inoltre, il Gruppo Fs italiane ha stimato un danno economico per i furti del rame - su tutto il territorio nazionale - pari a quasi 31 milioni di euro, di cui circa 12 milioni per i costi degli interventi necessari al ripristino della circolazione.

A fronte di queste criticità, l'attività di contrasto delle Forze dell'Ordine ha portato ad oltre 3.400 denunce e 2.092 persone arrestate nel 2012, con un aumento del 12,7%.

Per convogliare insieme le energie di pubblico e privato , è sorto l'Osservatorio nazionale sui furti di rame di cui fanno parte oltre alle istituzioni anche Ferrovie dello Stato, Enel, Telecom Italia e Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche).
L'organismo si è fatto promotore di una proposta normativa per inasprire le pene per i furti e la ricettazione del rame che è stata recepita dal Decreto Legge n. 93 del 14 agosto 2013, convertito poi in legge il 15 ottobre 2013.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 25 Novembre 2013
Fonte: Ministero dell'Interno
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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