C'è una Puglia che è già decollata grazie alla fusione di preziose componenti: alta innovazione, attrazione sul territorio dei capitali delle multinazionali e produzioni di qualità. Il tutto condito da ricerca e formazione professionale. Un mix che porta alla formula dei distretti tecnologici con l'eccellenza rappresentata dall'Aerospazio, un «sistema basato sulla fiducia e sulla cooperazione riconosciuto da una legge della Regione Puglia (il via libera definitivo da parte della Giunta risale all'11 gennaio 2010). Il distretto è composto da produttori e fornitori di livello internazionale accompagnata da una rete di piccole e medie aziende specializzate nella subfornitura. I numeri del comparto sono importanti: oltre 50 imprese presenti sul territorio (da Foggia a Lecce) che generano vendite per circa 1 miliardo, in cui trovano occupazione oltre 5mila addetti. In particolare vi aderiscono 42 tra grandi imprese, piccole e medie, 5 enti di ricerca pubblici e privati e 10 tra istituzioni e associazioni. Tra i grandi gruppi figurano Alenia Aermacchi (stabilimenti a Foggia e Grottaglie), Agusta Westland (Brindisi), Salver e Dema (Brindisi), Mer Mec (Monopoli). Tante solo le specializzazioni della produzione: dagli aerei agli elicotteri, dalla componentistica per lo spazio ai materiali utilizzati. Su quest'ultimo settore lo sviluppo è legato alle fibre composite.
Il progetto principale è quello del Boeing 787 «Dreamliner» che costituisce un tipo di aeromobile assolutamente diverso da quelli conosciuti sotto vari profili: concezione, progettazione, industrializzazione, realizzazione, impiego in attività, manutenzione. Il 787 è un gioiello della tecnologia che è destinato a essere prodotto per almeno 30 anni anche nello stabilimento di Grottaglie (vengono fabbricate le due sezioni di fusoliera più importanti del velivolo) e in quello di Foggia (stabilizzatori di coda). Soltanto per il «Dreamliner», Alenia Aermacchi ha investito in Puglia circa 790 milioni e nei prossimi anni sono previsti altri interventi per ulteriori 509 milioni di cui 190 milioni da attivare entro il 2014. Ad oggi Sono state prodotte e consegnate alla Boeing 176 sezioni di fusoliera del 787-8, 5 sezioni di fusoliera del 787-9 e 165 stabilizzatori orizzontali. Nel secondo semestre di quest'anno si prevede un ramp-up produttivo del programma che porterà lo stabilimento Alenia Aermacchi di Monteiasi-Grottaglie a realizzare, entro il 2oi4, fino a 10 sezioni di fusoliera al mese.
Ma la Puglia è anche la casa dell'Atr, il velivolo regionale che ha conquistato il mercato del trasporto civile, così per la nuova versione la giunta della Regione Puglia ha ammesso Alenia Aermacchi, il Distretto Tecnologico Aerospaziale e altri soggetti alla fase di presentazione del progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo aereo da 90 posti, per investimenti complessivi di 38,8 milioni con agevolazione massima concedibile di 16,9 milioni. Si tratta di due contratti di programma per la progettazione e la costruzione di nuovi moduli tecnologici riguardanti strutture alari innovative, fusoliere posteriori e piani di coda per l'Atr 90 che sarà realizzato tra Foggia e la Campania.
Ma la tecnologia si sviluppa anche sugli elicotteri di Agusta Westland venduti alla gran parte di Paesi industrializzati che investono in sicurezza o i dispostivi montati sui moduli satellitari fabbricati dalla Mer Mec di Monopoli. Tutte queste iniziativa fanno della Puglia un distretto all'avanguardia che dialoga con gli altri raggruppamenti, a partire dal Piemonte.
A Torino qualche giorno fa si è tenuta la business convention internazionale e il sistema-regione ha accompagnato al Lingotto 10 piccole imprese locali che si vogliono affacciare al grande mercato dei voli. Non è un caso che anche sul profilo della promozione Regione e Distretto stiano lavorando per conquistare uno spazio nei grandi appuntamenti di settore. «La Puglia — ha annunciato Nichi Vendola in occasione di un incontro a Bruxelles — ospiterà quest'inverno un appuntamento europeo sul futuro dell'aerospazio. Sarà una conferenza tematica per la rifondazione e il rilancio dell'intera rete aerospaziale».

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 4 novembre 2013 - Rubrica Speciale Innovazione Tecnologica (pag. I)

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