Incentivi per Pmi digitali e imprese tecnologiche

Importanti novità per le imprese pugliesi che operano nel settore del digitale. È partito infatti il bando "Living Labs Smart Puglia 2020" della Regione Puglia che, grazie ad una dotazione di 15 milioni di euro, darà possibilità di costituire laboratori viventi più intelligenti è condivisi. Rispetto ad un bando pubblicato precedentemente dal massimo ente regionale, il "Living Labs" presenta delle novità sostanziali: sono stati individuati tre gruppi collaborativi, che saranno gli stessi attori del processo di costruzione della strategia regionale in vista del 2020 - Smart Cities and Community, Knowledge Community e Business Community. Per ognuna delle tre linee di intervento è previsto un finanziamento pari a 5 milioni di euro. Rispettivamente, le linee di intervento sono rivolte ad un'utenza formata da soggetti pubblici e privati in grado di innescare politiche di innovazione; soggetti attivi nella produzione, gestione e scambio della conoscenza e dell'innovazione nel caso della Knowledge Community; e Soggetti attivi in ambito economico per la Business Community.
Beneficiari dell'incentivo sono le Pmi digitali, micro, piccole e medie imprese del settore delle tecnologie dell'informazione e comunicazione, sviluppatrici di soluzioni innovative digitali. Il contributo massimo erogabile è di 150mila euro per progetti presentati da singole imprese e di 800mila per progetti presentati da reti di imprese, con percentuali di aiuto diverse a seconda che si tratti di piccole o medie imprese.
"Con questo intervento la Regione Puglia compie un passo decisivo verso il futuro delle Politiche regionali che caratterizzeranno la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020". Ha commentato l'assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone. "La consultazione pubblica ci ha permesso di costruire un bando condiviso da tutto il sistema innovativo regionale rappresentato da amministrazioni, imprese, centri di ricerca e cittadini. Un passaggio fondamentale per attuare le nostre politiche che puntano, da un lato, ad accrescere l'innovazione, dall'altro ad individuare un nuovo modello dì sviluppo economico responsabile".

Da "l'Attacco" del 25 ottobre 2013 (pag. XV)

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