Lavoro minorile: progressi importanti ma il "business as usual" non è abbastanza

Immagine associata al documento: Lavoro minorile: progressi importanti ma il "business as usual" non è abbastanza Nonostante i progressi raggiunti negli ultimi anni, l'obiettivo di eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016 non sarà raggiunto. Questo è in sintesi il messaggio del nuovo rapporto globale sul lavoro minorile diffuso dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). In 12 anni, il numero globale dei bambini lavoratori è passato da 246 milioni a 168 milioni a testimonianza del fatto che le misure intraprese sono quelle giuste, dall'estensione della protezione sociale agli investimenti nell'istruzione, la creazione di opportunità di lavoro dignitoso per i genitori, l'aumento del numero delle ratifiche delle Convenzioni ILO sul lavoro minorile. Nonostante ciò il dato assoluto è ancora drammaticamente elevato se si pensa che è pari a quasi tre volte il numero totale degli abitanti in Italia.

Ancora peggio è se pensiamo che di questi 168 milioni, più della metà è coinvolto nelle peggiori forme di lavoro minorile: schiavitù, tratta di minori, lavoro forzato, reclutamento forzato in conflitti armati, sfruttamento sessuale, attività illecite come la produzione e il traffico di droga e altre attività dannose alla morale, alla salute e alla sicurezza dei bambini e degli adolescenti.
br /> Per questi bambini, derubati della loro infanzia, è necessario agire in fretta tanto che alcuni anni fa, sotto la spinta propulsiva dell'ILO, la comunità internazionale ha adottato una Road Map che fissava un percorso chiaro per porre fine entro il 2016 alle forme più aberranti del lavoro infantile. I risultati di questo percorso saranno presentati nel corso della III Conferenza globale sul lavoro minorile che si terrà a Brasilia dal 8 al 10 ottobre nel corso della quale i partecipanti dovranno anche presentare e concordare le misure future da intraprendere per porre fine a questo flagello.

Un altro aspetto che emerge dal Rapporto dell'ILO è che il lavoro dei minori non riguarda solo i paesi più poveri ma anche quelli a reddito medio-alto. Per la prima volta infatti le stime globali tengono conto dei differenti livelli di reddito e, a sorpresa, risulta che in termini assoluti il numero dei bambini lavoratori più elevato è nei paesi a reddito medio. "Di conseguenza" sottolinea il rapporto "il contrasto al lavoro minorile non deve essere limitato ai paesi più poveri".

L'interrogativo che il Rapporto pone nelle sue conclusioni è se ci sta muovendo abbastanza in fretta, soprattutto alla luce del fatto che l'obiettivo del 2016 non sarà raggiunto. La risposta non lascia dubbi, "business as usual" non è abbastanza e, nonostante i progressi, è necessario intensificare gli sforzi a tutti i livelli. I benefici derivanti dall'eliminazione del lavoro minorile sono evidenti in termini di crescita economia e riduzione della povertà. Bambini e bambine che realizzano il loro diritto di studiare, di giocare e crescere in salute, saranno in futuro adulti che potranno contribuire allo sviluppo economico delle loro società. Il lavoro minorile erode le società, impoverisce e distrugge il capitale umano.

Il tema del lavoro minorile è stato anche protagonista del Global Compact leader summit appena concluso a New York dove CEO di multinazionali, ILO, UNICEF, rappresentanti sindacali e datoriali si sono incontrati per discutere come colpire alla radice le cause del lavoro minorile nella catena di valore globale. Nel corso dell'evento è stata presentata la Child Labour Platform (CLP), un'iniziativa dell'ILO, dei sindacati internazionali (ITUC), dell'organizzazione internazionale dei datori di lavoro (IOE) e del Global Compact, che identifica i principali ostacoli all'attuazione delle Convenzioni ILO nella catena di fornitura e nelle comunità circostanti, e presenta le soluzioni per superarli e i modi per catalizzare un'azione collettiva.

Per ulteriori informazioni consulta il sito Web di riferimento       -          
Sito di riferimento: http://www.ilo.org/ipec/lang--en/index.htm#a3
Data Pubblicazione sul portale: 25 Settembre 2013
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Politiche e Mercato del Lavoro, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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