Economia: la Puglia è indietro

  "Occorre rigore contabile che non è un fatto da ragionieri ma è una etica pubblica": lo ha sottolineato oggi l'assessore al Bilancio della Regione Puglia, Francesco Saponaro, partecipando ai lavori di presentazione del "Rapporto sull'economia pugliese" realizzato dall'Associazione Sicurpuglia.

Un rapporto che, come ha detto Andrea Boi, esperto di strategie del territorio e coautore del 'rapportò, mette in evidenza una Puglia che è "indietro rispetto alle economie delle altre regioni meridionali". "Una politica di rigore è nella nostra situazione - ha detto Saponaro - un ingrediente decisivo perchè le prossime generazioni non abbiano a che fare con i macigni del passato". Un "macigno", quello a cui si riferisce Saponaro, che costringe la Puglia a pagare una quota di mutui più alta di tutte le altre Regioni italiane: 302 milioni di euro all'anno. Una somma tutta rivolta al passato, a ripianare i debiti, e non certo a fare investimenti.

In questo quadro si inserisce con facilità nel settore economico della regione la mano della criminalità: di qui il rapporto di Sicurpuglia, fondazione che - ha spiegato il presidente, Nicola Colaianni - si occupa soprattutto di problemi di legalità. "Una criminalità - ha detto Colaianni - che oggi si propone come vero e proprio soggetto imprenditoriale, soprattutto nei settori dell'ambiente e dell'agricoltura".

Sicurpuglia nel corposo rapporto analizza dunque luci ed ombre dell'economia pugliese e indica quattro linee di intervento: suggerisce, soprattutto alla Regione Puglia, di puntare ai settori che abbiano un effetto moltiplicatore (che per le loro caratteristiche, cioè, ne fanno lavorare altri) e quindi, ad esempio, energia e turismo. Sollecita poi un "approccio di filiera" per il pilastro della economia pugliese, il settore agroalimentare, e dedica molte pagine al turismo, settore per il quale - ha detto Boi - "non occorrono solo strutture ma anche capacità di raccontare la storia della Puglia".

Il rapporto ribadisce poi la centralità degli interventi infrastrutturali, puntando anche sul recupero delle aree dismesse. La considerazione conclusiva - ripresa anche dal segretario generale di Sicurstrada, Giancarlo Brunello - è quella di puntare sui distretti economici, di cercare sinergie tra i vari settori, avendo coraggio, ambizione, la voglia di cercare anche strade nuove. Sapendo che - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale Unipol-Puglia e segretario generale regionale della Cgil, Domenico Pantaleo - "con la globalizzazione è entrato in crisi un pezzo del nostro sistema produttivo e che c'è una difficoltà da parte delle imprese a cambiare". Così come aumentano nell'ambito del lavoro la precarietà e il lavoro nero e ci sono preoccupanti esposizioni bancarie da parte delle famiglie: "occorre quindi occupazione e qualità di occupazione, distribuzione della ricchezza, legalità nelle attività economiche".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 10 Dicembre 2007
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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