Presentato il Rapporto regionale Inail 2006

  Si è svolta venerdì mattina, a Bari, presso la sala convegni del Consorzio Uni.Versus, la presentazione del "Rapporto annuale Inail 2006" sull'andamento infortunistico, cui ha partecipato il presidente della Regione Nichi Vendola, e la tavola rotonda su "Cantiere sicuro: insieme è possibile", cui hanno preso parte, tra gli altri, l'assessore regionale alle politiche della salute, Alberto Tedesco, e il direttore regionale dell'Inail, Alfredo Violante.

Il rapporto presentato quest'anno non ha avuto carattere monotematico come lo scorso anno ritenendo almeno parzialmente superate le condizioni che avevano portato alla scelta di impostare l'intero opuscolo sull'attività dell'Ilva di Taranto, non solo perchè si è registrata una significativa riduzione di eventi infortunistici denunciati dall'azienda nel corso del 2006, ma anche perché le Istituzioni locali e nazionali hanno recuperato attenzione al fenomeno infortunistico.

"I risultati dell'Inail non possono entrare solo episodicamente nella discussione politica, quando cioè a sollecitarla è l'episodio grave ed eclatante dell'incidente con morte sul posto di lavoro. Ne' si deve fare di questi dati -ha detto il governatore vendola- solo una comparazione diacronica".

Il presidente della Regione ha denunciato il rischio ancora molto alto di mancata denuncia degli infortuni in cui incorrono lavoratori che operano nel sommerso o lavorano in nero. "Ci sono aziende -ha ricordato Vendola- che fanno fatica a rispettare il protocollo di sicurezza ed è sempre in agguato il tentativo subliminale di colpevolizzare il lavoratore denunciandone il ricorrente rifiuto di indossare indumenti di protezione. Questo significa che si sta perdendo la cultura del lavoro, che il mondo del lavoro è sempre più una nebulosa e sempre meno un corpo sociale, che si sta dimenticando quel che c'è stato e quel che è stato costruito dai lavoratori in passato".

I dati del Rapporto annuale Inail evidenziano come in Puglia edilizia e agricoltura rappresentano i settori in cui la percentuale degli incidenti e degli infortuni ha carattere patologico più che fisiologico. E' presumibile ritenere che una causa sia la diffusa illegalità. "In edilizia non vedo altro modo per contrastare questa illegalità se non con il ritiro dei finanziamenti pubblici alle aziende inadempienti e aspettare che la nuova generazione di imprenditori e di professionisti porti a compimento la riconversione ormai in atto del vecchio ciclo dell'espansione urbanistica che va morendo nella nostra Regione".

Dal Rapporto emerge che la provincia di Foggia è prima, davanti a Bari e alle altre province pugliesi, per numero di infortuni sul lavoro con esito mortale avvenuti nel 2006: 5 "morti bianche" in agricoltura rispetto alle 3 di Bari, e bel 11 nel settore industria rispetto ai 9 decessi in provincia di Bari, agli 8 di Taranto, ai 3 di Brindisi e altrettanti di Lecce.       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 10 Dicembre 2007
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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