''Vogliamo che le energie rinnovabili diventino un virus, che si diffondano come una epidemia in tutta la Puglia''.
Così il presidente della Regione, Nichi Vendola, presentando, questa mattina a Bari, il primo impianto geotermico del sud realizzato nel Palazzo dell'assessorato regionale all'Agricoltura, che consentirà di immagazzinare calore dal sottosuolo attraverso pompe di calore. Lo stesso impianto sarà installato in tutti gli edifici di proprietà regionale.
Questo, ha spiegato Vendola, ''è il primo che si realizza in tutto il Sud, nel Mezzogiorno'', ma noi ''vogliamo che le energie rinnovabili possano diventare un'epidemia, non solo per gli uffici pubblici: i cittadini pugliesi - ha aggiunto - sono stati tanto tempo con pannelli d'amianto sulle proprie teste, e ora potranno avere pannelli fotovoltaici sui tetti delle case, delle scuole, degli ospedali, degli edifici pubblici. Perché i pannelli fotovoltaici, a differenza di quelli di amianto non causano il mesotelioma, l'asbestosi, non fanno male''. Parlando poi dell'opera di efficientamento energetico in corso in Puglia, Vendola ha ricordato che questo ''significa risparmiare sulla bolletta elettrica''. Ad esempio, con l'installazione di impianti geotermici ''in ogni palazzo'', il risparmio si aggira ''tra i 20 e i 50mila euro all'anno, mentre le riduzioni di emissioni di C02 nell'aria si aggirano tra le 30 e 80mila tonnellate l'anno: entriamo - ha rilevato Vendola - in una concezione moderna''.

Complessivamente, l'investimento per gli impianti geotermici pugliesi, ammontano a 10 milioni di euro; mentre quello per la centrale geotermica del palazzo dell'assessorato all'Agricoltura comporta un investimento tra i quattro e i cinquecentomila euro.
''Con 10 milioni di euro - ha concluso Vendola - credo che una ventina di edifici pubblici diventeranno esempi di buona economia''.

Da "Ansa.it" del 02 agosto 2013

Leggi l'articolo sul web       -