La Commissione europea ha adottato il 29 luglio una relazione sulle attività svolte nel 2012 nel quadro dello Strumento europeo di stabilità (IfS), uno dei principali meccanismi di assistenza esterna di cui dispone l'Unione europea.
La Commissione europea ha adottato una relazione sulle attività svolte nel 2012 nel quadro dello Strumento europeo di stabilità (IfS), uno principali meccanismi di assistenza esterna di cui dispone l'Unione europea. La relazione annuale (la sesta) illustra in quale ampia misura nel 2012 la mobilitazione di 286 milioni di fondi IfS abbia contribuito al lavoro dell'UE per aiutare a prevenire i conflitti e reagire alle crisi, ai problemi di sicurezza e ad altre minacce a livello mondiale.
Risposta ai conflitti e alle crisi in tutto il mondo
Nell'ambito delle sue azioni - sia nuove che già in corso in oltre 50 paesi - l'UE è ricorsa all'IfS per reagire tempestivamente a una serie di eventi che si presentano in tutto il mondo. In risposta alla crisi in atto in Siria è stato ad esempio attuato un nutrito programma di sostegno regionale per aiutare i le popolazioni colpite, sia nella stessa Siria che nei paesi circostanti. In Asia è stata fornita assistenza per dare vita a un Centro per la pace in Birmania/Myanmar, che funge da punto focale per il processo di pace nel paese, attualmente in via di evoluzione. Nell'Africa del Nord il sostegno dell'IfS sta aiutando la Libia, il Niger, il Mali e altri paesi ad affrontare alcune delle numerose sfide in termini di sicurezza nonché altri problemi che affliggono le regioni del Sahara e del Sahel.

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