Il business passa dall'estero

Immagine associata al documento: Il business passa dall'estero Tutti gli aiuti per intercettare la ripresa puntando sull'internazionalizzazione

Nel contesto attuale di crisi, caratterizzato da deboli prospettive di crescita e da consumi interni fermi al palo, fare business all'estero puntando sull'internazionalizzazione rappresenta ormai una delle leve più importanti per le imprese italiane che vogliono intercettare la ripresa. Un aiuto significativo in questo senso arriva da progetti e iniziative ad hoc lanciate da banche ed enti locali a supporto delle aziende.

Gli accordi sul territorio.
Bnl e Ance (Associazione nazionale costruttori edili) hanno siglato una partnership che intende promuovere l'internazionalizzazione di oltre 20 mila aziende che operano nel settore pubblico, residenziale e industriale in circa 80 paesi nel mondo, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, al Golfo Persico e ai paesi Bric.
L'accordo prevede la messa a disposizione da parte di Bnl della propria piattaforma contenente soluzioni, servizi e prodotti di credito specifici per le reti d'impresa. A sostenere le aziende sono poi anche una serie di convenzioni siglate da Sace (Società di assicurazione del credito all'esportazione) con diversi istituti di credito. Tra questi, la Banca di Credito Cooperativo di Roma che ha recentemente firmato un accordo con la società per il finanziamento di progetti di espansione internazionale delle Pmi italiane con fatturato complessivo fino 250 milioni di euro, del quale almeno il 10% realizzato all'estero. Il finanziamento (garantito da Sace fino al 70%) ha una durata di 36, 48 o 60 mesi e un importo compreso tra 100 mila euro e 2 milioni di euro. Anche Unicredit prevede la possibilità per lo stesso target di imprese di richiedere un finanziamento con garanzia Sace da utilizzare per l'internazionalizzazione dell'azienda. Il prestito può essere di 36, 48 e 60 mesi per un importo massimo di cinque milioni di euro (partendo da un minimo di 100 mila euro). Si chiama invece International+ con garanzia Sace il finanziamento di Mediocredito Italiano, banca del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel finanziamento per lo sviluppo delle imprese sul territorio, destinato a sostenere i progetti di espansione internazionale delle aziende. Anche in questo caso il prestito si rivolge alle società con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno per il 10% all'estero. Il finanziamento può avere una durata di tre, quattro o cinque anni per un importo massimo di 5 milioni di euro (il minimo è 250 mila euro). Sulla stessa linea Mps che prevede finanziamenti a medio termine assistiti dalla garanzia Sace (per il 70%), sotto forma di mutuo chirografario per spese relative a progetti di espansione sui mercati esteri.

Le iniziative delle regioni.
A lanciare progetti per favorire le imprese italiane che guardano all'estero sono anche le regioni. La Puglia, per esempio, ha lanciato un bando da 20 milioni di euro che consentirà a circa 450 aziende di imparare a internazionalizzare la propria attività attraverso la partecipazione a fiere internazionali o la ricerca di partner. Per partecipare occorre però rispettare alcune condizioni: avere sede legale in Puglia e far parte di una Rete costituita da almeno tre aziende (Pmi e imprese artigiane). Altro requisito necessario è che la rete di imprese preveda la figura del project manager, ossia un esperto di processi di internazionalizzazione con un'esperienza di almeno cinque anni. Le domande potranno essere presentate fino al 30 settembre 2014. […]

Da "Italia Oggi" del 24 giugno 2013 (pag. XIV)

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Data Pubblicazione sul portale: 24 Giugno 2013
Fonte: Italia Oggi, Quotidiano economico, giuridico e politico.
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Internazionalizzazione, Programmazione 2007-2013
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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