Incentivi per 11,42 miliardi di euro che hanno attivato investimenti complessivi per circa 25 miliardi. E' questo il quadro sugli interventi di sostegno alle imprese che emerge dalla relazione presentata ieri dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dalla quale emerge che ''la concessione di agevolazioni è aumentata nel 2006 del 48,8% rispetto al 2005'', mettendo a segno la prima risalita dopo una flessione iniziata nel 2003.

Le agevolazioni concesse nel 2006, spiega il Ministero, sono risultate pari alla media annuale del periodo 2000-2006, nel corso del quale ''alle imprese sono stati accordati incentivi per circa 67,9 miliardi di euro, il 75% attraverso gli interventi nazionali ed il restante 25% attraverso interventi gestiti dalle Regioni''. Per quanto riguarda la crescita degli ''investimenti privati attivati da interventi nazionali'', nell'anno passato il dato si è attestato al 59%: un balzo in avanti a cui hanno contribuito nel mezzogiorno il Pia Innovazione, il credito d'imposta per le aree sottoutilizzate ed i contratti di programma.

Nel Centro Nord l'incremento nasce soprattutto dalla legge 488/92, anche se ''il principale strumento agevolativo'' si conferma il credito all'esportazione. Nel Centro-Nord le agevolazioni concesse risultano in costante crescita e raggiungono nel 2006 il livello più alto dal 2000 (+40,3%); nel Mezzogiorno, invece, il calo registrato fino al 2005 ha mostrato nel 2006 una ripresa del 57%. Le aree che maggiormente hanno destinato più risorse ai fattori di competitività (ricerca e sviluppo, internazionalizzazione, servizi e infrastrutture), sono Toscana (58%), Emilia-Romagna (50%) e Lazio (43%).

Nel Mezzogiorno brillano il Molise (38,9%), dove ''si rileva la più alta percentuale di risorse impiegate in interventi finalizzati ai servizi/infrastrutture per le imprese (29,6%)''; la Basilicata, che presenta la maggior percentuale di risorse impiegate nella Ricerca e Sviluppo (34,2%), e la Puglia, che vanta la più elevata percentuale di risorse destinate all'internazionalizzazione delle imprese (7,2%).       -