« È un progetto di importanza strategica per il Paese, per questo ho chiesto un incontro specifico a Letta»

«Non è un tema che riguardi solo la Regione. La Puglia, vorrei fosse chiaro, nel rapporto con Alenia sta innalzando il Tricolore. Per questo ci aspettiamo un sostegno forte da parte del governo. E per questo invito Enrico Letta, al quale ho chiesto un incontro, a mettere la testa e il cuore in questa vicenda».
Nichi Vendola, lo si capisce da queste parole, tiene particolarmente allo sviluppo dell'attività di Alenia in Puglia. Perché non si tratta di un investimento come un altro. Ma qualcosa di più: il segno di una politica industriale attestata «sulla trincea dell'innovazione, del futuro, della sostenibilità ambientale». Perché c'è anche questo nel nuovo Atr in progettazione: ricerca su un velivolo che riduca i consumi di carburante e diminuisca l'impatto sull'inquinamento.
Naturalmente nelle considerazioni del governo regionale trovano posto anche le previsioni di una ricaduta produttiva cospicua, che sappia coinvolgere il fitto tessuto di aziende dell'indotto (80 aziende grandi, medie e piccole; 5.500 lavoratori; un miliardo di fatturato nel 2012).
Vendola lo sa e lo dice: «Senza un rapporto forte con l'industria il Sud non ce la può fare, l'Italia non ce la può fare. Un grande Paese non può che essere un grande Paese industrializzato. Fuggire dall'industria significa candidarsi alla marginalità sulla scena internazionale».
Sembra che il governatore, pur senza citarla, voglia alludere anche alla drammatica e complessa crisi dell'Ilva. «La discussione sull'industria nel Mezzogiorno — afferma — è abbastanza astratta. E si limita ad una discussione su un logica binaria: industria si o industria no. Il caso Alenia ci mette a confronto con un livello straordinario di innovazione. E la domanda che si pone, a questo punto, è su quale modello di industrializzazione accogliere e implementare». Quale? «Quello basata sulla logica di attrarre qui non solo la produzione, ma anche il know how».
Non diventeremo esecutori di un progetto — ha fatto eco l'assessora Loredana Capone — ma ne saremo pure i progettisti».

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 11 giugno 2013 (pag. X)

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