Nuovo «Atr» da 90 posti tra Foggia e Grottaglie

Immagine associata al documento: Nuovo «Atr» da 90 posti tra Foggia e Grottaglie Via al contratto di programma con Alenia. Vendola «chiama» Letta

Un nuovo contratto di programma, di circa 31 milioni di euro nella ricerca, che consentirà all'interno dei siti Alenia Aermacchi di Foggia e Grottaglie di progettare e sviluppare nuove componenti aeree (timone di coda, fusoliera posteriore e ala) per un nuovo modello di «Atr», da 90 posti, «molto richiesto dall'attuale mercato» e che comporterà investimenti (anche in Campania) per almeno 1,2 miliardi. Ad annunciarlo il presidente della Regione Nichi Vendola e l'amministratore delegato di Alenia Aermacchi, Giuseppe Giordo, in una conferenza stampa cui hanno partecipato l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone e il presidente del distretto dell'Aerospazio, nonché amministratore unico di Aeroporti dì Puglia, Giuseppe Acierno.
Con il nuovo modello di Atr, che Alenia intende realizzare con il partner francese Airbus, gli investimenti complessivi del gruppo di Finmeccanica in Puglia arriveranno a 1,3 miliardi di euro, tra i 790 milioni già investiti per il «Dreamliner» e i 509 milioni previsti per i prossimi due anni. Dai contratti di programma, tra quello già stipulato nel 2010 per Grottaglie e quello del 2011 per Foggia, sono stati realizzati 80 nuovi posti di lavoro, ma complessivamente - sottolinea Giordo - si è passati dai 607 dipendenti del 2004 ai circa 1.800 del 2012, senza contare il migliaio di operatori dell'indotto. Un polo di eccellenza che, ormai, vanta un know-how di livello internazionale e per il quale, non a caso, il governatore della Puglia chiede il coinvolgimento del governo nazionale. «Invito il presidente del Consiglio, Enrico Letta. a metterci testa e cuore in questo progetto. Gli ho già chiesto un incontro, perché il governo nazionale comprenda l'importanza strategica di questo progetto e Io sostenga in Italia e all'estero».
Entro l'anno, dunque, il nuovo Atr prenderà il volo ma - ha precisato Giordo - occorrerà studiare con attenzione le nuove tecnologie per garantire risultati concreti all'aeronautica nazionale. «Senza un rapporto forte con l'industria il Sud non ce la può fare, l'Italia non ce la può fare. E un grande Paese - ha rimarcato Vendola - non può che essere un grande Paese industrializzato». Richiamandosi indirettamente alle vicende dell'Ilva, il governatore ha preso le distanze dalle demagogie anti-industriali e dal dibattito che ne è scaturito in Italia. «Occorre fare politica industriale, occorre farla per dare lavoro, perché fuggire dall'industria - ha scandito - significa candidarsi alla marginalità sulla scena internazionale. E invece bisogna stare sulle trincee dell'innovazione, del futuro, della sostenibilità. Si fa fatica in questo Paese a capire che, senza una nuova politica industriale e senza una nuova politica economica, il lavoro non sboccerà spontaneamente».
Di qui l'idea di puntare, tramite l'alta esperienza sulla fibra di carbonio maturata nei due stabilimenti pugliesi, su «aerei piccoli, che consumano poco carburante, che sono fatti con materiale leggeri e che inquinano poco», insomma «l'apertura di una stagione importante e declinata verso il futuro per la politica industriale» ha sottolineato Vendola.
«Con Alenia - ha ricordato Capone - ci sono circa 80 aziende, con 1 miliardo di fatturato complessivo e 5.500 addetti. E le imprese pugliesi, oggi riunite nel distretto, sono protagoniste di un settore particolarmente attivo sul mercato estero, visto che la sola Puglia concorre per il 7% al export complessivo aerospaziale».

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 11 giugno 2013 (pag. VIII)

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Data Pubblicazione sul portale: 11 Giugno 2013
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Programmazione 2007-2013, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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