Alle microimprese 20 milioni di euro da Puglia Sviluppo

Immagine associata al documento: Alle microimprese 20 milioni di euro da Puglia Sviluppo Quasi 20 milioni di euro dal «Fondo Microcredito d'Impresa», nell'ambito del Piano Straordinario per il Lavoro, per aiutare le micro-imprese (falegnami, elettricisti, artigiani o carrozzieri) a continuare a produrre superando le «forche caudine» della imbancabilità, ovvero l'impossibilità di offrire garanzie agli istituti di credito per ottenere un prestito. In base alle previsioni della Regione saranno 1.300 le imprese che verranno agevolate, nell'arco di tre anni, dalla dotazione attuale dell'intervento (19,5 milioni di euro), ma qualora le domande (che saranno accolte a partire dalle ore 12 del 18 giugno) dovessero superare il budget disponibile, la Regione è pronta ad elevare a 30 milioni di euro la dotazione complessiva.

La misura è stata presentata ieri in conferenza stampa dagli assessori Leo Caroli (Lavoro), Loredana Capone (Sviluppo economico) e Alba Sasso (Diritto allo Studio e Formazione). Sono nove fino ad oggi gli interventi destinati alle imprese piccole e piccolissime. Con una dotazione di 256,7 milioni di euro, sinora hanno mobilitato investimenti per oltre 600 milioni di euro agevolando più di 2.100 progetti con poco più di 155 milioni di euro di risorse pubbliche. A regime i posti di lavoro generati - secondo la Regione - saranno più di 4.300.
Quanto alla stretta del credito, è stata affrontata con quattro iniziative: le prime due hanno sostenuto i consorzi di garanzia fidi, le altre due hanno attivato strumenti di ingegneria finanziaria di «controgaranzia » e «tranched cover», per un totale di 150 milioni di euro. Il Microcredito, le cui risorse derivano dal Fse 2007-2013, consentirà alle micro-imprese di ottenere un prestito vero e proprio non da una banca, ma direttamente dalla società regionale in house «Puglia Sviluppo». Vi potranno accedere nuove imprese con meno di 10 addetti, costituite da meno di 5 anni ma che abbiano emesso la prima fattura da almeno sei mesi. Requisito essenziale sarà la «non bancabilità», quindi una liquidità inferiore ai 50mila euro, proprietà immobiliari e di attrezzature inferiori ai 200mila euro, fatturato annuo inferiore ai 120mila euro. Le imprese inoltre non devono aver già ricevuto finanziamenti superiori ai 30mila euro nell'ultimo anno.

Saranno finanziate opere murarie, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nonché automezzi di tipo commerciale, acquisto di software ma anche alcune spese di gestione come materie prime, semilavorati, locazione di immobili e utenze. L'impresa che otterrà un finanziamento, accederà ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento Ue (oggi allo 0,46%). Connettendosi al sito www.sistem. puglia.it è possibile compilare e inviare on line la domanda preliminare. Sarà poi «Puglia Sviluppo, verificati i requisiti, a convocare l'azienda per un colloquio.

Non ci sarà scadenza perché l'avviso pubblico è a sportello, quindi resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse. La Regione conta anche di avviare una campagna di informazione tramite la «Rete dei nodi» del Piano del Lavoro (Centri per l'impiego e Camere di Commercio). « L'auto-imprenditorialità, negli anni recenti, ha rappresentato spesso l'unica alternativa alla carenza di posti di L'as - sessore Capone ha preannunciato un nuovo strumento agevolativo per favorire la nascita di nuove microimprese nel settore manifatturiero e dei servizi e ha puntato l'indice sulla chiusura da parte del Governo del prestito d'onore a fine aprile. Per Sasso, con tali misure, si risponde alla richiesta di lavoro da parte di donne e giovani.

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno.it" del 23 maggio 2013

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Data Pubblicazione sul portale: 24 Maggio 2013
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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