La Regione stanzia 20 milioni per erogare prestiti alle micro imprese, prive di capacità di garanzia, dunque "non bancabili". Per di più - tramite l'agenzia Puglia Sviluppo - assume in proprio l'onere di erogare il prestito. Così elimina il passaggio dagli istituti bancari e rende la procedura più spedita.
Lo scopo dell'iniziativa è superare la stretta creditizia e rafforzare l'occupazione.
Si tratta dell'ultimo bando del Piano Straordinario per il lavoro. È stato presentato ieri dagli assessori Leo Caroli (Lavoro), Loredana Capone (Sviluppo economico) e Alba Sasso (Diritto allo Studio e Formazione). Il fondo (19,5 milioni) è riservato ad aziende con meno di 5 anni, ma che abbiano emesso la prima fattura da almeno sei mesi (insomma giovani aziende ma non neonate). Requisito essenziale è la "non bancabilità".
Ossia l'impossibilità di ottenere credito dalle banche, condizione che si può sintetizzare così: liquidità inferiore ai 50 mila euro, proprietà immobiliare e di attrezzature inferiori ai 200 mila euro, fatturato annuo inferiore ai 120 mila euro.[…]
Da "Corriere del Mezzogiorno" del 23 maggio 2013 (pag. X)
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