Il Forum Sociale Mondiale 2013 , in programma a Tunisi dal 26 al 30 marzo, ha preso il via con una marcia e con uno slogan significativo: dignità. Uno slogan ancora più significativo per l'ILO che intorno allo stesso concetto ha costruito la sua Agenda per il Lavoro Dignitoso . Una nuova idea di sviluppo sostenibile in cui "libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana", secondo la stessa definizione dell'allora direttore generale dell'ILO, Juan Somavia, siano salvaguardate è dunque possibile. Il concetto di Lavoro Dignitoso, elaborato per la prima volta nel 1999 dai costituenti tripartiti dell'ILO (governi, organizzazioni datoriali e sindacati), trova quindi la sua eco, attualissima, nel Forum Sociale Mondiale del 2013 che per la prima volta è organizzato in un paese arabo. Un'occasione di confronto democratico e di elaborazione di proposte per circa 5.000 organizzazioni della società civile mondiale provenienti da 127 paesi. Oltre mille workshops, esibizioni, dibattiti saranno frequentati da decine di migliaia di persone a dimostrazione della pressante richiesta di maggiore partecipazione che proviene da tutto il mondo. Non è dunque un caso che fra le organizzazioni presenti all'edizione del 2013 del Forum, organizzato originariamente come contraltare al Forum Economico Mondiale di Davos, ci sia anche ACTRAV , l'Ufficio per le Attività dei Lavoratori dell'ILO, impegnato nella promozione dei sindacati come strumento di partecipazione democratica dei lavoratori al dibattito sociale ed economico dei paesi.

Un impegno che riguarda in particolar modo i paesi arabi dove due anni fa i movimenti democratici si sono resi protagonisti di azioni di protesta eclatanti che hanno condotto ad un riassetto del quadro politico regionale. La scelta di organizzare a Tunisi l'ultima edizione del Forum non sembra dunque casuale considerando che proprio nel paese magrebino era scoppiata la prima scintilla di quella che sarebbe passata alla storia come "la primavera araba". La democratizzazione dei paesi arabi è però un processo ancora in corso ed è proprio per supportare la stagione del cambiamento che molti dei dibattiti del Forum saranno dedicati alla situazione politica dei paesi del Mediterraneo. I diritti dei lavoratori migranti e dei rifugiati politici rappresentano l'oggetto di discussione di molti dei dibattiti in programma mentre altro tema centrale è quello della parità di genere. Anche in questo caso la vicenda dell'attivista Amina Tayler, che ha voluto rivendicare i propri diritti diffondendo sui social media una sua foto a torso nudo, sta animando il dibattito.

Il Forum non poteva, infine, non dedicare un'attenzione particolare ai temi dello sviluppo economico e del lavoro. Rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali mondiali, fra cui le italiane CGIL, CISL, UIL, hanno dunque aderito alla manifestazione portando il loro contributo sui temi della giustizia sociale e del lavoro dignitoso. Proprio alla vigilia del Forum Sociale Mondiale, il ministro degli affari sociali tunisino, Khalil Zaouia, ha confermato l'impegno del Governo nell'applicazione del «Patto Sociale Tripartito» sottoscritto dalle parti nello scorso mese di gennaio. L'accordo, sottoscritto alla presenza, fra gli altri, del direttore generale dell'ILO, Guy Ryder, intende favorire lo sviluppo economico della regione attraverso l'istituzionalizzazione del dialogo sociale tripartito, il supporto alle politiche di sicurezza sociale, la formazione e l'impiego in un'ottica di lavoro dignitoso. Un'iniziativa "storica" secondo Guy Ryder, che ha sottolineato nel suo intervento come l'accordo sottoscritto a Tunisi costituirà "un esempio per gli altri paesi in transizione dell'area".

Per ulteriori informazioni collegati sul sito Web di riferimento       -          
Sito di riferimento: http://www.fsm2013.org/en