«Ne ha bisogno la pubblica amministrazione, ne abbiamo bisogno noi». Così Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale pugliese, giudica la creazione di un sistema di informazioni e conoscenze tra le imprese. Una vera e propria rete che - nelle intenzioni dei soggetti che hanno sottoscritto l'accordo - permetterà uno sviluppo più omogeneo e diffuso del sistema economico pugliese.
Presidente Acierno, qual è l'obiettivo che si pone la convenzione firmata ieri?
«Avere la possibilità di conoscere, aggiornare e monitorare costantemente il sistema aerospaziale. Ad oggi, non esiste un sistema che ci permetta di avere una lettura analitica di una realtà così complessa. Certo, abbiamo degli indicatori, ma non si tratta di strumenti incontestabili».
Chi ne trarrà giovamento?
«La pubblica amministrazione, indubbiamente, perché costruisce le sue politiche con la lettura dell'esistente. E anche il sistema delle imprese. Vogliamo costruire. un sistema che sia un tool della rete, vogliamo realizzare un knowledge management, una realtà che preveda lo scambio delle informazioni».
Materialmente cosa succederà alle imprese che faranno "rete"?
«La rilevazione dei dati non riguarderà soltanto indicatori classici, come il fatturato o la forza lavoro, ma anche capacità, tecnologie detenute, licenze, brevetti. Abbiamo bisogno di far circolare una quantità enorme di informazioni che diventeranno uno strumento di lavoro.
L'accordo potrebbe aiutare il sistema economico locale a uscire dalla crisi?
«Non dimentichiamo che questo sistema può essere utilizzato anche per altri distretti, ovvero altre realtà economiche. Se tutto ciò possa avere un impatto positivo sull'economia, è presto per dirlo. Il settore aerospaziale, ahimè, ha la caratteristica di operare sul lungo periodo, in ogni caso, tutte le cose che facciamo in questo momento concorrono nel tempo a irrobustire un sistema che dovrebbe mettere il sistema aerospaziale pugliese nelle condizioni dì crescere. Certo, non è una panacea, ma se ci crediamo è un sistema che può funzionare».

Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 12 marzo 2013 (pag. III)

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