Imprese, più credito e fiducia

Immagine associata al documento: Imprese, più credito e fiducia I Rapporti Bankitalia, Istat e Confartigianato. Nel quarto trimestre 2012 Credit Crunch meno opprimente

Il credit crunch si allenta un po', la fiducia delle imprese risale, ma la zavorra dei ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione si appesantisce sempre di più. Questo lo scenario descritto dai dati diffusi da Bankitalia, Istat e Confartigianato, mentre le famiglie in difficoltà incassano una nuova proroga fino al 31 marzo, la quinta, per presentare le domande per la sospensione delle rate dei mutui.
Una delle principali cause della difficoltà del mondo produttivo, a detta di molte organizzazioni datoriali, è da tempo l'accesso al credito, ma le cose stanno migliorando. Nel quarto trimestre 2012 il grado di restrizione dell'offerta di prestiti alle imprese da parte delle banche italiane, secondo la Banca d'Italia, si è infatti attenuato, portandosi al livello più basso registrato dal primo trimestre del 2011. Tuttavia resta debole la domanda di prestiti da parte delle imprese, che risente dell'andamento degli investimenti fissi e delle richieste per scorte e capitale circolante.
Nessun progresso, invece, sul fronte dei mutui: le politiche di offerta di mutui alle famiglie, infatti, hanno registrato «un moderato irrigidimento che ha riflesso il peggioramento delle prospettive sull'attività economica e del mercato immobiliare». Le difficoltà delle famiglie, insomma, sono ancora tante: anche per questo l'Abi e 13 associazioni dei consumatori hanno raggiunto l'accordo per prorogare al 31 marzo il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. Una formula che finora ha visto la sospensione di 84.995 mutui, pari a circa 9,8 miliardi di debito residuo, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 606 milioni di euro.
Un segnale decisamente positivo arriva invece dall'Istat: a gennaio l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane ha segnato un balzo in avanti, salendo al 79,9 dal 75,6 di dicembre. Una ripresa che segue tre cali consecutivi e arriva dopo che si era toccato uno dei minimi il mese scorso. Il recupero è spinto dal miglioramento della fiducia per le aziende dei servizi di mercato, Un aumento è segnato anche dal comparto delle costruzioni, mentre in lieve peggioramento risultano l'industria manifatturiera e il commercio al dettaglio.
Le imprese, insomma, se non ancora rosa cominciano a vedere un po' meno nero, malgrado le difficoltà di incassare il dovuto dalla pubblica amministrazione. Stando ai calcoli di Confartigianato, infatti, nel 2012 il tempo medio di pagamento è salito a 193 giorni e tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici hanno saldato le fatture è ancora aumentato di ben 54 giorni, Per le imprese, che contano crediti commerciali nei confronti della P.A. pari a 79 miliardi, si accumulano così 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari. La speranza, adesso, è tutta riposta nella nuova legge, che obbliga lo Stato a staccare l'assegno entro 30 giorni.

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 31 gennaio 2013 (pag. XXIX)

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Data Pubblicazione sul portale: 31 Gennaio 2013
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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