Fondi europei: la Relazione 2012 della Corte dei Conti

Immagine associata al documento: Fondi europei: la Relazione 2012 della Corte dei Conti La Corte dei Conti interviene sulla questione delle frodi agricole relativi ai fondi erogati dalla comunità europea e contemporaneamente sottolinea l'incremento del contributo generale dell'Italia alla Unione europea che arriva a 16 miliardi di euro (+4,9%), mentre il nostro Paese (si legge nella Relazione 2012 sul 2011 della magistratura contabile) riceve appena 9,3 mld, con un aumento dell' 1,3% rispetto al 2010. Si è quindi aggravata la posizione di contributore netto (6,7 miliardi di euro) nella quale l'Italia si trova ormai da tempo.

La contribuzione italiana subisce anche l'effetto dell'esito negativo delle procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese (per il 2011 54,1 milioni solo per alcune).

Sull'Obiettivo Convergenza (43,6 miliardi di euro, suddivisi in parti pressoché uguali tra contributi comunitari e cofinanziamento nazionale, destinati alle Regioni del Sud ed erogati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale/FESR ed il Fse), ''l'esercizio 2011 registra miglioramenti nell'avanzamento finanziario rispetto ai ritardi iniziali".

Sussistono però "ancora seri interrogativi sulla capacità delle nostre Amministrazioni, centrali e regionali, di riuscire ad utilizzare tutte le risorse allocate".
Anche con riguardo all'Obiettivo ''Competitività regionale ed occupazione'', destinato alle altre Regioni (con una dotazione complessiva di 15,8 miliardi di euro, erogati attraverso i due Fondi strutturali), "si sono registrati incrementi nei livelli di attuazione, più marcati nel Fondo Sociale Europeo (FSE) rispetto al Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR); ma anche in questo caso si è dovuto modificare l'originario quadro di programmazione per evitare il disimpegno di risorse".

La stessa situazione si è, infine, verificata sia per l'Obiettivo ''Cooperazione territoriale europea'' (che raggruppa la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale e che prevede 2,6 miliardi di euro per i programmi a partecipazione italiana), sia per gli interventi del Fondo europeo per la pesca, che hanno fatto registrare, entrambi, bassi livelli di attuazione in termini di pagamenti.

La Corte dei Conti "ha ancora una volta auspicato l'impegno di tutti i soggetti interessati affinché si pervenga, alla fine del ciclo di programmazione, al massimo utilizzo delle somme stanziate''. Sul piano dei controlli, la relazione ha messo in luce ''il perdurare di carenze suscettibili di inficiare la corretta attuazione dei programmi e di innescare procedure sanzionatorie a carico dei responsabili".
I programmi più interessati da irregolarità e frodi agricole sono quelli regionali (incidono per il 94,7% sugli importi complessivi). Il 92,9% riguarda le Regioni del Sud.
La corte dei Conti si sofferma anche sul tema delle quote latte, osservando che appare confortante l'assenza di prelievi supplementari nel settore lattiero-caseario, non essendo stata superata la quota di produzione assegnata all'Italia. Resta peraltro tuttora irrisolto l'annoso problema del recupero presso i produttori delle somme già versate dallo Stato all'Unione europea; problema, questo, la cui soluzione potrà trovare impulso dalla definizione dei compiti al riguardo assegnati all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura/Agea, nonché ad Equitalia.

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Data Pubblicazione sul portale: 31 Gennaio 2013
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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