I rapidi cambiamenti cui il sistema produttivo è costantemente sottoposto impongono alle imprese la ricerca di sempre nuove professionalità e competenze per rispondere, nel modo più idoneo, alle sollecitazioni che giungono dall'estero. Riuscire a prevedere tempestivamente tale fabbisogno, formulando delle previsioni nel breve e medio periodo, è l'obiettivo della nuova indagine promossa dall'Arti Puglia, in collaborazione con Nomisma e altri partner; nell'ambito delle attività del Progetto "Innovazione per l'occupabilità" - Azione a Supporto del Piano Straordinario per il lavoro 2011 della Regione Puglia, cofinanziato con Po Fse 2007/2013. Scendendo in dettaglio, si tratta di elaborare una mappatura, analizzando un campione di circa seimila imprese pugliesi, di cui cinquecento imprese innovative, al fine di rilevare la natura del gap di competenze nel comparto produttivo e gettare un ponte proficuo con il mondo del lavoro e della formazione. Non sempre, infatti, le necessità delle imprese che innovano si sposano con le professionalità rese disponibili, in questo specifico frangente, dal mercato del lavoro. Dunque, collegare domanda e offerta potrebbe rivelarsi il modo migliore per ottimizzare il processo di sviluppo economico e occupazionale regionale, nella convinzione che il traguardo sia raggiungibile solo a patto di poter lavorare su una base certa di bisogni espliciti. [...]

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 30 gennaio 2013 (pag. XXIV)

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