SRM, giovani imprese: puntare su capitale umano e investimenti

Immagine associata al documento: SRM, giovani imprese: puntare su capitale umano e investimenti SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato i risultati del secondo numero dell'Osservatorio Giovani Imprenditori relativo alle caratteristiche strutturali e alle dinamiche congiunturali dell'imprenditoria giovanile in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno.

«L'imprenditorialità giovanile rappresenta un valore importante per la competitività del territorio - ha dichiarato Massimo Deandreis Direttore Generale di SRM - e con il nostro Osservatorio abbiamo evidenziato che, nonostante il perdurare della crisi economica e il conseguente clima di sfiducia, i Giovani Imprenditori reagiscono puntando sui fattori strategici della competitività, riconoscendo l'importanza del capitale umano e degli investimenti, più di coloro che nel settore operano già da diverso tempo. Ciò motiva ancor di più il nostro lavoro di monitoraggio, consapevoli che i giovani rivestono, nella nostra società, una delle opportunità fondamentali per la ripresa economica futura».

I "NUMERI" DELL'OSSERVATORIO
I risultati dell'Osservatorio congiunturale sulla percezione dei giovani imprenditori in merito alle principali variabili economiche, nel secondo quadrimestre del 2012, appaiono ancora non confortanti ma con qualche luce. Incide senz'altro il perdurante stato di crisi e di incertezza che colpisce l'intero sistema economico, senza risparmiare i giovani.
L'indice di fiducia dei giovani imprenditori continua ad essere inferiore a 100 (valore oltre il quale il clima di fiducia è positivo), diventando ancora più negativo: da 93,6 nel 1° Quadrimestre scende a 92,5 nel 2° Quadrimestre. Anche nel Mezzogiorno si rileva un peggioramento del clima di fiducia (da 96 a 93,3), ma si conserva un livello migliore del dato nazionale.
Sull'inasprimento della fiducia di tali imprenditori incide in modo particolare il trend negativo degli ordini, il cui saldo medio ponderato (la differenza tra quanti dichiarano ordini in aumento e quanti dichiarano ordini in flessione) scende a -44,6 punti percentuali in Italia (era di -34,9 p.p. nel 1° quadrimestre) e -43 punti percentuali nel Mezzogiorno (era -23,2 p.p.).

Migliorano, invece, anche se lievemente, la dinamica delle altre due variabili dell'indice di fiducia: le attese sulla produzione relative al prossimo quadrimestre (anche se il giudizio medio continua a essere negativo) e le scorte. [...]

Da "Tribuna Economica - etribuna.com" del 21 dicembre 2012

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Data Pubblicazione sul portale: 21 Dicembre 2012
Fonte: Tribuna Economica - etribuna.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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