Dall'1 gennaio dell'anno prossimo sarà azzerata l'Irba, l'accisa sulla benzina. E' l'ultimo regalo di Natale della giunta Vendola. Va ad aggiungersi all'abbassamento dell'addizionale Irpef, l'imposta sul reddito delle persone fisiche (fino a 15mila euro, dallo 0,3 allo 0,1 per cento; tra 15mila e 28mila euro, dallo 1,3 allo 0,2 per cento), all'esenzione (i primi cinque anni) dal pagamento del bollo per chi compra un'automobile che marcia a gpl o metano oppure che ha la doppia alimentazione, alla soppressione delle tasse sulle concessioni regionali relative al turismo e all'industria alberghiera (si tratta di una platea grande 17mila esercenti). Ieri sera l'assemblea di via Capruzzi approva i conti per il 2013. Ma il colpo di scena rispetto a "una manovra straordinaria, perché siamo riusciti ad abbattere il prelievo fiscale" come già aveva spiegato il governatore Nichi Vendola, si materializza nel pomeriggio, quando prende la parola l'assessore al Bilancio Michele Pelillo e lascia immaginare l'abbattimento dell'Irba, pari a 2,5 centesimi per ogni litro di carburante: "I 14,5 milioni necessari per eliminare questo tributo, possiamo prelevarli dal nostro salvadanaio. Quale fondo di svalutazione crediti, che mette insieme 86,4 milioni.[...]

Da "La Repubblica Bari" del 21 dicembre 2012 (pag. I)

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