"Il 2013 sarà un anno difficilissimo per tutti. Perché non avremo subito un nuovo governo nazionale dopo le elezioni, per l'inevitabile vuoto di potere alla Regione. Allo stesso tempo, però, sarà un anno importante per le tante idee innovative in cantiere da parte di tanti giovani che stanno per mettere in campo alte professionalità. E il sistema della cooperazione pugliese potrà dare un serio contributo". Sono le previsioni di Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, per il nuovo anno a margine della conferenza stampa di presentazione del primo Rapporto sullo stato della cooperazione in Puglia, realizzato nell'ambito di un progetto unitario delle Centrali cooperative pugliesi Confcooperative, Legacoop, Agci (associazione generale cooperative italiane) e Unci (unione nazionale cooperative italiane), promosso dall'assessore regionale allo Sviluppo, Loredana Capone.
In Puglia le cooperative sono 7mila e 200 pari al 9,1% dell'intero settore nazionale per imprese e il 4,7 per occupati. "L'indagine - ha spiegato Giovanni Tricarico, direttore generale di Confcooperative - ha preso in esame un campione di 1804 imprese per un totale di 250mila soci. Di queste 592 sono coop di produzione e lavoro, 445 sociali, 264 edilizie di abitazione, 20 imprese di trasporto, 209 di allevatori, 106 di pescatori, 80 di lavoratori agricoli, 25 consorzi di garanzia e fidi. Fatturato complessivo: 2 miliardi di euro".
Nonostante la polverizzazione, a differenza di altri settori, il sistema cooperativo in Puglia non conosce crisi. Anzi, sono aumentati soci (+11 %), fatturato (+21,8%), capitale sociale (+4,7%) garantendo una buona presenza di genere. Tanto che il sistema vuole estendersi ad altri settori compresa l'editoria, anche approfittando della crisi di testate televisive e carta stampata.

Da "Il Paese Nuovo" del 20 dicembre 2012 (pag. V)

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