L'Ue intensifica la lotta contro il lavoro nero

  Secondo una nuova relazione della Commissione europea, in Europa il lavoro non dichiarato resta un problema che ostacola l'azione dell'Ue nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dei posti di lavoro e della crescita. La relazione identifica i principali fattori di spinta dell'economia informale, definisce metodi efficaci per ridurne l'ampiezza e propone un insieme di misure di controllo a livello tanto europeo quanto nazionale. I nuovi dati di Eurobarometro - la prima indagine armonizzata su tale aspetto sensibile mai effettuata su scala europea - confermano l'esistenza di un ampio mercato fertile per il lavoro clandestino in tutta l'Ue.

L'economia sommersa pregiudica il finanziamento dei sistemi di sicurezza sociale, ostacola buone politiche economiche e può comportare un dumping sociale ha dichiarato Vladimir Spidla, commissario responsabile dell'occupazione. Nessun segnale consente di concludere che tale fenomeno sia in diminuzione - al contrario, in taluni settori e in talune forme di lavoro esso sembra crescere. Sebbene in contesti nazionali siano state intraprese iniziative riuscite di lotta contro il lavoro non dichiarato, occorre intensificare il nostro approccio e agire in modo più decisivo in tutta l'Ue.

Di seguito, potete scaricare la Comunicazione sul lavoro non dichiarato (in inglese)       - [Scarica  .pdf  - 58 Kb][Apri   .pdf ]       
 
Data Pubblicazione sul portale: 29 Ottobre 2007
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Fonte: Commissione Europea
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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