Si è svolto ieri a Lecce, presso le Officine Cantelmo, il secondo degli eventi di avvio del percorso di open innovation del progetto "Apulian ICT Living Labs".
Imprese, enti pubblici, soggetti del mondo socio-economico e della ricerca pugliese si sono incontrati per ascoltare e mettere a fuoco meglio i fabbisogni manifestati e prendere contatti utili alla redazione delle proposte da presentare, con procedura telematica sul portale Sistema Puglia, in tempo per la prossima scadenza del 19 dicembre.

Dopo, quindi, la tappa di Bari, ieri, Lecce dove anche qui sono stati presentati alcuni dei 264 fabbisogni fissati dalla procedura alla data del 31 ottobre scorso, hanno preso la parola e illustrato brevemente le loro esigenze, in attesa di proposte concrete da parte delle numerose imprese ICT pugliesi intervenute.
Un guardare al futuro per una società al meglio organizzata nel suo fare, grazie alle idee e all'utilizzo della rete, che al momento vede grande attenzione da parte dei comuni di Lecce , Melpignano e Mesagne, l'Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, i Cantieri Teatrali Koreja, il Consorzio Emanuel, lo Human Anatomy and Neuroscience Lab dell'Università del Salento in rappresentanza di circa 30 realtà universitarie, il Tribunale di Lecce.

Soggetti in campo a cui ha dato risposte lo staff di InnovaPuglia che ha risposto ai chiarimenti sui bandi e sulle procedure e contemporaneamente ha presidiato i tavoli tematici per facilitare l'incontro e dare avvio all'interazione diretta tra imprese e portatori di fabbisogni intervenuti.
Una giornata che così ha racchiuso Sabrina Sansonetti, presidente di InnovaPuglia: "A valle di un lungo lavoro svolto da InnovaPuglia, su mandato della Regione, ieri a Lecce abbiamo messo in pratica la open innovation, intesa come modello di cooperazione intelligente tra domanda e offerta di innovazione. Le idee presentate sono eccellenti a dimostrazione della capacità di risposta del territorio quando lo si ascolta con fiducia. Imprese, enti pubblici, soggetti del mondo socio economico, insieme, ricercheranno soluzioni ai fabbisogni reali dei cittadini.
Questi per noi sono i living labs, i laboratori viventi che diventano una risorsa cruciale per promuovere la partecipazione e l'inclusione sociale e stare al passo con le migliori esperienze europee". [...]

Da "Il Paese Nuovo.it" del 30 novembre 2012

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