Istat - Occupati e disoccupati (trimestrali)

Immagine associata al documento: Istat - Occupati e disoccupati (trimestrali) Nel terzo trimestre 2012 il numero degli occupati rimane sostanzialmente stabile su base annua. Il risultato sintetizza il nuovo calo dell'occupazione maschile (-149.000 unità), a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile (153.000 unità). L'aumento dell'occupazione più adulta, con almeno 50 anni, si contrappone al persistente calo di quella più giovane e dei 35-49enni.

Al calo tendenziale dell'occupazione italiana (-70.000 unità) si associa la crescita di quella straniera (73.000 unità). In confronto al terzo trimestre 2011, tuttavia, il tasso di occupazione degli italiani cresce di 0,1 punti percentuali, mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 62,5% al 60,9%).

L'industria in senso stretto prosegue la flessione avviatasi nel primo trimestre 2012, registrando un calo tendenziale dell'1,8% (-82.000 unità), concentrato nelle imprese di media dimensione. Si accentua la riduzione degli occupati nelle costruzioni (-5,8%, pari a -107.000 unità). Il terziario registra una significativa variazione positiva (+1,5%, pari a 230.000 unità), dovuta alla crescita delle posizioni lavorative sia dipendenti sia autonome.

Gli occupati a tempo pieno continuano a diminuire (-2%, pari a -398.000 unità). La caduta tendenziale interessa soprattutto l'occupazione dipendente a carattere permanente e il Mezzogiorno. Gli occupati a tempo parziale aumentano nuovamente in misura sostenuta (+11,6%, pari a 401.000 unità), ma si tratta in gran parte di part-time involontario.

Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+30,6%, pari a 581.000 unità). L'incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa entrambe le componenti di genere e in oltre la metà dei casi persone con almeno 35 anni. La crescita è dovuta in un caso su due a quanti hanno perso la precedente occupazione.

Il tasso di disoccupazione medio trimestrale (dati grezzi) è pari al 9,8%, in crescita di 2,1 punti percentuali rispetto a un anno prima; l'indicatore passa dal 6,7% del terzo trimestre 2011 all'8,8% per gli uomini e dal 9% all'11% per le donne. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 26,5% del terzo trimestre 2011 al 32,1%, con un picco del 43,2% per le giovani donne del Mezzogiorno.

Si riduce la popolazione inattiva (-4%, pari a -601.000 unità), principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare. All'aumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni, presumibilmente rimasti nell'occupazione a seguito dei progressivi maggiori vincoli introdotti per l'accesso alla pensione.

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Data Pubblicazione sul portale: 30 Novembre 2012
Siti web di Riferimento: Istat
Fonte: Istat-Istituto Nazionale di Statistica
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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