La Puglia dei distretti produttivi

Immagine associata al documento: La Puglia dei distretti produttivi Tre nuovi camparti: Turismo, Puglia Creativa, Pesca e Acquicoltura; riuniscono 652 imprese

Riconoscimento definitivo per i distretti produttivi del Turismo, della Puglia Creativa, della Pesca e Acquicoltura. L'ha deliberato la giunta regionale dopo la valutazione positiva del nucleo tecnico sul programma di sviluppo.
I tre distretti che riuniscono 652 imprese in tutto, più sindacati, associazioni ed enti, si aggiungono agli altri 15 distretti già definitivi, portando ad oltre 4.500 le imprese complessivamente coinvolte.
A darne notizia è la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: "Con il riconoscimento definitivo deliberato oggi — ha detto —accompagniamo le imprese aggregate nei distretti insieme con sindacati, associazioni ed enti, in uno sviluppo che ha come filo conduttore l'innovazione, la formazione e l'internazionalizzazione. Il pregio della rete creata dal distretto è proprio quella di introdurre questi tre elementi anche nelle imprese piccole e piccolissime. Oggi le nostre aziende hanno capito quanto siano importanti innovazione, formazione e internazionalizzazione per crescere e quanto sia strategica la rete per diventare più competitive. Da oggi questa strategia entra a pieno titolo anche nel turismo, nell'industria creativa e nella pesca".
Il Distretto Produttivo del Turismo Puglia raggruppa 328 imprese più 11 associazioni datoriali e 3 sindacati. Con l'obiettivo di valorizzare le capacità imprenditoriali e le tipicità dell'offerta regionale non solo a favore del comparto ma dell'intero sistema produttivo ed occupazionale regionale, il distretto concentra il programma di sviluppo su internazionalizzazione, formazione e innovazione. La strategia per la promozione sui mercati esteri è la costruzione di un sistema di prodotti turistici integrati (mare, arte e cultura, spiritualità, sport e benessere, enogastronomia, eventi, natura e tradizione, business) in grado di soddisfare le esigenze di quanti sono interessati all'offerta pugliese. La formazione, essenziale per vincere le sfide della competitività, deve essere di base, specifica e specialistica, mentre l'innovazione si concretizza con la realizzazione di iniziative e infrastrutture che valorizzano l'attrattività di un territorio per soddisfare la domanda sia dei turisti vacanzieri, sia dei turisti con esigenze di lavoro.
Il Distretto Produttivo "Puglia Creativa" riunisce 207 imprese, 3 sindacati e 2 associazioni di categoria. Tra gli obiettivi strategici innanzitutto il riconoscimento della consistenza del settore, la crescita del capitale umano e la competitività intesa come costruzione delle condizioni per ampliare il mercato sia in termini locali che nella ricerca delle reti internazionali di acquisto dei prodotti e dei servizi.
Al centro del programma di sviluppo anche la crescita delle infrastrutture e in particolare l'opportunità di agevolare l'adozione di spazi pubblici destinati a soggetti privati che erogano servizi rivolti alla collettività. Grande rilievo è riservato poi all'innovazione, orientata non solo alla riduzione dei costi, ma anche alla realizzazione di nuovi servizi e di nuove modalità di approccio alla comunicazione. Infine il rafforzamento del brand "Puglia Creativa", per rafforzare l'immagine pubblica di una nuova industria dalla forte capacità identitaria.
Il Distretto Produttivo della Pesca e Acquicoltura Pugliese aggrega 117 imprese, 3 sindacati, 5 associazioni di categoria, 1 ente di formazione e 13 enti pubblici.[…]

Da "il Paese nuovo" del 29 novembre 2012 (pag. IV)

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Data Pubblicazione sul portale: 29 Novembre 2012
Fonte: Il Paese Nuovo
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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