Crisi e stress: servono programmi specifici

Immagine associata al documento: Crisi e stress: servono programmi specifici La crisi economica sta mettendo a dura prova i nervi dei lavoratori europei ma purtroppo la maggior parte delle imprese non è dotata di procedure e strumenti per affrontare le situazioni di stress e disagio psicologico sul posto di lavoro. Un recente rapporto del Parlamento Europeo, Mental Health in Times of Economic Crisis, mette infatti in rilievo come l'incertezza lavorativa causata dalla recessione globale abbia avuto un forte impatto sul morale dei dipendenti mentre due nuovi rapporti dell'Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (OSHA), sottolineano come di fronte all'aumento dei casi non ci sia un'adeguata risposta da parte dei datori di lavoro.

Secondo il rapporto del Parlamento Europeo, sarebbero almeno 50 milioni i cittadini europei con problemi psicologici mentre sono circa 50 mila le persone che annualmente commettono suicidio a causa della depressione: ogni punto percentuale che si perde sul tasso di occupazione corrisponde infatti ad un aumento dello 0,8% dei suicidi, come dimostra il caso della Grecia dove, nell'ultimo anno, il numero delle persone che si è tolta la vita è aumentato del 40%. Migliorare la condizione dei lavoratori inciderebbe, si sottolinea sul rapporto, non solo sulla qualità della vita delle persone ma anche sulla produttività delle aziende e sulla ricchezza dei Paesi: i costi per la cura dei disagi psicologici inciderebbero del 3-4% sul PIL dell'Unione Europea.

Si tratta di una situazione che andrebbe immediatamente affrontata anche perché gli studi dell'OSHA registrano una crescente preoccupazione fra i lavoratori europei. I dati elaborati dall'European Survey of Enterprises on New and Emerging Risks (ESENER) confermano infatti che l'80% dei cittadini pensa che il livello di stress lavorativo aumenterà nei prossimi cinque anni. Una situazione a cui sarà difficile rimediare considerando che il 79% delle imprese non ha previsto alcuna procedura per risolvere questo tipo di problematica mentre solo il 3% avrebbe messo in atto procedure sistematiche e olistiche per prevenire e risolvere le questioni relative allo stress lavorativo.

Eppure essere pronti a fronteggiare i problemi relativi ai disagi psicologici non rappresenta un vantaggio per il solo dipendente ma anche e soprattutto per il datore di lavoro. Il rapporto rileva infatti che esiste una stretta connessione fra i fenomeni di assenteismo e lo stress: il 50-60% dei giorni lavorativi persi sono dovuti a cause di natura psicologica. Un calo di produttività che incide, annualmente, per circa 240 miliardi di euro nella sola Unione Europea.

La mancanza di misure adeguate non può però essere addebitata all'esclusiva responsabilità dei datori di lavoro. Il 40% delle compagnie europee intervistate nel sondaggio ESENER sostengono infatti di avere bisogno di maggiori informazioni e aiuto per poter affrontare una questione così delicata.

Lo stress lavorativo e il disagio psicologico sono elementi in contrasto con lo stesso concetto di lavoro dignitoso elaborato e promosso dall'ILO a livello globale. Il lavoro per essere dignitoso deve necessariamente essere sicuro e salubre ed è per questi motivi che l'ILO è impegnata direttamente nella promozione di programmi che possano arginare e eliminare i fenomeni di disagio sui posti di lavoro. Già all'inizio del 2012, l'ILO ha pubblicato il manuale "Checkpoints di controllo per prevenire lo stress lavoro-correlato: miglioramenti pratici per la prevenzione dello stress sul lavoro" mentre nell'aprile del 2012 è stata lanciata la seconda edizione del corso di formazione interattivo denominato SOLVE dedicato a responsabili delle risorse umane, sindacati, professionisti del settore e istituzioni pubbliche. Il Centro di formazione di Torino dell'ILO ha inoltre organizzato un corso d'aggiornamento per formatori, che si terrà dal 12 al 23 novembre di quest'anno, dedicato proprio a SOLVE.       -          
Sito di riferimento: http://www.ilo.org/safework/
Data Pubblicazione sul portale: 27 Settembre 2012
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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