Il 50% della popolazione argentina ha origini italiane. L'Italia ha per lungo tempo giocato un ruolo di primo piano nella vita economica e sociale dell'Argentina, e viceversa, e quell'antico legame che ha unito e unisce i due Paesi si rinsalda oggi attraverso il programma FOSEL (Formazione per lo Sviluppo Economico Locale) per la Cooperazione Decentrata Italia-Argentina. Delle politiche di rilancio dieci anni dopo la crisi nei paesi dell'America Latina, delle future strategie di Internazionalizzazione della Regione Puglia e del modello di promozione territoriale dello Sportello per l'Internazionalizzazione della CCIAA di Bari si è parlato durante il workshop
"Argentina, dalla crisi al business: quali opportunità?", organizzato dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia in collaborazione con il Servizio Internazionalizzazione.
"E' notevole l'interesse del contesto pugliese nei confronti dell'Argentina - ha detto l'Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli intervenuta al convegno -
non solo in riferimento al FOSEL che ci ha permesso di rinverdire relazioni che si stavano impoverendo, non solo con la Puglia, ma con l'intero sistema Italia. Sono sicura che esiste un bisogno forte della popolazione pugliese di rafforzare e rendere più estesi i rapporti economici e culturali con l'Argentina. La risonanza che le vicende argentine hanno avuto nel nostro paese ha creato uno strabismo tra ciò che vedeva e percepiva la società civile e ciò che negli anni oscuri della dittatura trasmetteva la politica ufficiale dell'epoca. Oggi sul ritrovamento di quel sentimento di solidarietà, sulle forti relazioni, su quell'affetto naturale che lega i due paesi vogliamo fondare nuovi partenariati che riscrivano la ratio delle nostre relazioni economiche. Ricominciamo da FOSEL, un progetto che ha messo insieme tutte le regioni italiane, ripartiamo dal recupero della cultura e della storia con iniziative che interessano il cinema, l'agroalimentare, il turismo".
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