Cooperazione economica tra Italia e Kazakhstan e promozione delle opportunità di business sono al centro dell'Accordo che Unioncamere firma ad Astana con le Camere di Commercio kazake.
Come ha evidenziato Alessandro Barberis, vice presidente di Unioncamere che guida la delegazione del Sistema Camerale, "per la prima volta il mondo delle Camere di Commercio partecipa a una missione del Sistema Italia, per svolgere il suo ruolo istituzionale di valorizzazione della presenza imprenditoriale all'estero".

Obiettivo dell'Accordo, che prevede la costituzione di un Comitato congiunto tra le rappresentanze dei sistemi camerali dei due Paesi, ha spiegato Barberis, "è valorizzare e incrementare la presenza italiana in Kazakhstan, attraverso concrete azioni di sostegno al sistema delle imprese e predisponendo strumenti adeguati per cogliere le opportunità di investimento su un mercato, quale quello kazako, in forte sviluppo e caratterizzato da una grande ricchezza di risorse naturali".

Proprio queste opportunità di investimento delle imprese italiane in Kazakhstan sono state al centro del Seminario organizzato ieri mattina da Unioncamere nell'ambito del Forum economico Italia-Kazakhstan, al quale hanno partecipato un numero molto consistente di operatori economici e rappresentanze istituzionali.

La crescita del Kazakhstan è stata pari, per l'anno 2006, al 9% del PIL. Più in generale, l'area dell'Asia Centrale è destinata, nei prossimi anni, ad una forte crescita in termini economici e di influenza sui mercati internazionali.

L'Italia detiene una quota del mercato kazako che si attesta intorno al 3% ed è il quinto paese investitore in Kazakhstan (5% circa degli investimenti esteri totali), con particolare interesse per il settore estrattivo. Le esportazioni italiane verso il Paese sono state pari a 632 milioni di euro a fine 2006, in aumento del 55% rispetto all'anno precedente.       -