Ampio sostegno a favore della realizzazione dello Spazio europeo della ricerca

  Il concetto di Spazio economico della ricerca [SER] e le sue priorità, nella forma descritta dalla Commissione nel suo Libro verde presentato lo scorso aprile, beneficiano di un ampio sostegno nell'UE. In tutto, oltre 800 contributi sono stati inviati, da Paesi Europei e non, da università, istituti di ricerca, imprese, organizzazioni non governative e privati: lo ha confermato la Commissione in un comunicato del 8 ottobre.
A questo stadio, l'analisi delle risposte al Libro verde è tuttora in corso. La consultazione proseguirà con una conferenza ad alto livello a Lisbona, dal 8 al 10 ottobre. La Commissione spera di poter presentare proposte in settori specifici nel 2008.
"Lavorare insieme per la creazione di un clima che sostenga e ricompensi l'eccellenza scientifica per sviluppare le nostre economie e migliorare la nostra qualità della vita", ha spiegato Janez Potocnik, Commissario alla Ricerca. "È questo l'obiettivo dello Spazio economico della ricerca. L'impressionante numero di contributi è incoraggiante e mi rallegro all'idea di poter discutere delle numerose risposte durante la conferenza di Lisbona", ha aggiunto. Dei sei settori prioritari definiti dalla Commissione, i contributi hanno mostrato che la condivisione delle conoscenze è il settore più urgente. Bisogna che i dati grezzi derivati dalla ricerca pubblica siano facilmente accessibili e che le pubblicazioni scientifiche siano accessibili gratuitamente. Regole chiare devono promuovere il trasferimento di conoscenze tra gli istituti di ricerca e l'industria, e questi istituti sono invitati ad applicare sistemi efficaci di gestione dei diritti di proprietà intellettuale. La televisione ed internet sono confermati come i principali strumenti di condivisione e di scambio delle conoscenze scientifiche col grande pubblico.

Il 62% delle persone interrogate auspica una migliore applicazione della Carta europea del ricercatore e un codice di condotta per l'assunzione di ricercatori, mentre 75% di queste chiede l'attribuzione di un marchio per coloro che li rispettano. La maggior parte delle persone interrogate sostiene la strategia comune definita dal forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca [ESFRI] riguardante lo sviluppo d'infrastrutture di ricerca paneuropee. Istituti di ricerca: il rafforzamento dell'eccellenza e della competitività degli istituti di ricerca dell'UE dovrebbe essere agevolato dall'attribuzione di fondi più importanti su una base concorrenziale e mettendo a disposizione maggiori risorse.
Per quanto concerne i Programmi di ricerca: bisognerebbe maggiormente semplificare il 7° Programma Quadro di Ricerca & Sviluppo. Ancora il 62% delle persone interrogate denunciano infatti l'eccessiva complessità delle regole e procedure di finanziamento.
Nel settore della cooperazione internazionale il 75% ritiene che l'Europa debba parlare con voce unica sulle questioni scientifiche di dimensioni internazionali. L'UE dovrebbe adottare un'azione più volontaristica per definire le priorità scientifiche e tecnologiche al livello mondiale, e concentrarsi su un numero ristretto di questioni di portata mondiale per svolgere un ruolo determinante nella ricerca internazionale.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 10 Ottobre 2007
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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