E'più facile e meno caro creare una impresa oggi nell'UE rispetto a 5 anni fa: le formalità di registrazione durano solo 12 giorni contro 24 giorni nel 2002 e la creazione nell'UE a 15 costa 54 euro nel 2007 contro 813 euro nel 2002.
E' il risultato dell'esame a metà strada della nuova stratega per le PMI avviata dalla Commissione nel 2004 e pubblicata il 4 ottobre con la comunicazione "il ruolo capitale delle PMI nello stimolo della crescita e dell'occupazione, revisione a metà strada della politica moderna delle PMI". L'esame mostra i progressi dal 2005 in 5 settori della politica UE per le PMI: ridurre l'onere amministrativo e burocratico, accesso agli appalti, promozione di competenze e imprenditoria, librazione del potenziale di crescita e dialogo e consultazione con le parti in causa.
Lo studio afferma che il programma UE di riforme coordinato attuato con la partnership di Lisbona per crescita e occupazione ha incoraggiato vari paesi UE a tener conto degli interessi delle PMI elaborando le politiche. Processo a cui ha preso parte la Commissione riunendo e mettendo a disposizione dei Paesi UE oltre 250 buone pratiche nazionali in particolare per migliorare l'accesso on line, la fiscalità e i regolamenti.
La Commissione afferma di avere aumentato le priorità per le PMI nei grandi programmi UE di spesa per il 2007/13. Una quota rilevante dei Fondi Strutturali viene erogata per sostenere creazione e crescita di PMI in particolare migliorandone le capacità innovanti, l'investimento nella R&S tecnologica e per migliori competenze. Il programma per innovazione e competitività 2007/13 eroga oltre 1 miliardo di euro agli strumenti finanziari per le PMI.
La Commissione ritiene che applicare la priorità alle PMI, "Think Small First" mostra positivi effetti: ha proposto 10 azioni rapide in settori come diritto delle società, relazioni di lavoro, riducendo l'onere amministrativo e permettendo alle imprese economie pari a 1,3 miliardi di euro di spese amministrative.       -